Stop ai “furbetti” con targhe straniere: scattate sanzioni per 8 mila euro

Con l’applicazione del decreto Salvini la Polizia locale in 7 giorni ha bloccato 16 veicoli, 9 privati e 7 di imprese 

MONFALCONE Stop ai “furbetti” delle auto con targa straniera in circolazione sulle strade di Monfalcone. I cittadini comunitari residenti in città con i loro veicoli intestati a parenti oltreconfine, non avranno più vita facile. Fino ad oggi evitavano di pagare le contravvenzioni al Codice della strada. Peraltro privi di bollo e a fronte di un’assicurazione meno cara rispetto ai costi italiani.

Il fenomeno è definito “esterovestizione” dei veicoli, per risparmiare su bollo e assicurazione, sottraendosi di fatto alle multe e al Fisco italiano. Un fenomeno che s’è fatto largo, a danno dell’Erario ma anche di tutti i cittadini e automobilisti. E il Comune ha applicato subito il decreto Salvini sulla sicurezza, entrato in vigore il 4 dicembre. I controlli eseguiti dalla Polizia locale nell’arco di sette giorni hanno portato al sequestro di 9 vetture e al fermo di altri 7 automezzi utilizzati per attività d’impresa. Contravvenzioni complessive per oltre 8 mila euro.

Regole inflessibili, dunque. La legge 132/2018 convertita nel decreto 113 prevede il “giro di vite” in ordine ai veicoli con targa straniera, attraverso l’articolo 29 bis che ha modificato l’articolo 93 del Codice della Strada. Viene disposto il divieto agli stranieri comunitari residenti in Italia da oltre 60 giorni di circolare con automezzi immatricolati all’estero per oltre un anno dal momento in cui il veicolo è entrato nel territorio italiano. Significa su tutto proprio il pagamento delle contravvenzioni per irregolarità al Cds prima non dovute in mancanza del cosiddetto criterio di reciprocità. La titolarità del mezzo intestata al parente residente all’estero comportava il mantenimento delle condizioni previste nel Paese straniero, ossia l’assenza del bollo e l’assicurazione a costi inferiori rispetto a quelli italiani.

A questo punto niente più veicoli con targa straniera utilizzati da conducenti residenti in città. Vetture che devono essere obbligatoriamente immatricolate in Italia, previo sequestro ai fini dell’adeguamento al Cds così modificato. Senza l’adeguamento il mezzo viene “rimpatriato” con relativo foglio di via. Il pagamento delle contravvenzioni è immediato. Criteri restrittivi quindi anche per le società straniere, in qualità di persone giuridiche. I conducenti, dipendenti o legali rappresentanti, sono tenuti ora a documentare esplicitamente il rapporto con l’impresa, pena il fermo del mezzo. I 9 veicoli sequestrati dalla Polizia locale sono stati rispettivamente uno con targa slovacca, 4 slovena, 3 croata e una rumena.

A carico dei conducenti la sanzione è stata di 712 euro, ciascuno, a versamento immediato. Per i 7 mezzi aziendali la sanzione è stata di 275 euro con il fermo fino alla produzione del titolo diventato obbligatorio. L’amministrazione comunale inoltrerà i dati circa provvedimenti assunti al Ministero dell’Interno: «Documenteremo gli esiti dell’applicazione del nuovo decreto per informare sulla situazione presente a Monfalcone – ha spiegato il sindaco Anna Maria Cisint, ieri durante una conferenza stampa, alla presenza del comandante della Polizia locale, Rudy Bagatto –. In città il fenomeno è presente e in modo importante, lo dimostrano i primi controlli eseguiti nel giro di 7 giorni dai nostri agenti. Per una realtà complessa come il territorio monfalconese – ha aggiunto – il principio della legalità viene perseguito con determinazione e su diversi fronti. Si tratta del rispetto del cittadino onesto. Il decreto Salvini affronta anche questo tema fornendo adeguati strumenti ai Comuni», ha concluso accennando anche all’applicazione di ulteriori misure previste in fatto di Daspo urbano. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo