Stop ad Adria Airways: da Austrian a Lufthansa parte la corsa su Lubiana
LUBIANA. Nessun deus ex machina a sorgere dal nulla, nessun miracolo in zona Cesarini. È il fallimento il destino della compagnia aerea con sede in Slovenia, Adria Airways, come ormai si temeva da giorni. La conferma è arrivata ieri dal tribunale distrettuale di Kranj, che ha formalmente avviato la procedura per bancarotta a carico dell’azienda, dopo che lunedì il management di Adria aveva presentato istanza di fallimento.
È stato «un onore e un piacere trasportarvi per più di sessant’anni», l’ultimo messaggio di Adria Airways, prima dell’annuncio della procedura fallimentare. Procedura, ha informato la Corte di Kranj, che prevede che i creditori di Adria abbiano tre mesi di tempo per presentare le richieste di risarcimento. La lista dovrebbe essere lunga, dato che è emerso che la compagnia – privatizzata nel 2016 e finita nelle mani del fondo d’investimenti tedesco 4K Invest – aveva accumulato debiti pari a circa 90 milioni di euro.
Da qui la necessità, ammessa pubblicamente nei giorni scorsi, di raggranellare quanto prima una trentina di milioni per mantenere l’operatività. Ma nessuno – tantomeno lo Stato – si è fatto avanti, malgrado le preoccupazioni di Lubiana che il crollo di Adria possa avere effetti negativi sul turismo. E sull’immagine del Paese, anche in vista dell’assunzione da parte della Slovenia della presidenza di turno della Ue, nel 2021.
Il buco creato da Adria nello spazio aereo sloveno sta comunque per essere riempito rapidamente: molte le compagnie europee che hanno messo gli occhi sugli 1,1 milioni di passeggeri “orfani” di Adria. Tra le aziende che hanno già annunciato o stanno lavorando a collegamenti nuovi o rinforzati da e con Lubiana per coprire tratte un tempo di Adria ci sono Lufthansa e “sorelle”, come Brussels Airlines, Austrian e Swiss, ma anche la low cost Wizz Air e Montenegro Airlines. —
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