Stato debitore, il Comune aspetta 1,8 milioni di euro
Che fra i cattivi pagatori ci fosse lo Stato è noto, l’abbiamo scritto più volte. Lo sanno bene tanti professionisti e tanti artigiani che stanno attendendo da parecchi mesi di veder corrisposte le somme relative a certi interventi e a certi lavori effettuati. Ma anche il Comune di Gorizia vanta crediti considerevoli nei confronti del Governo e, nella fattispecie, da parte di due ministeri.
Ne parliamo oggi perché il sindaco Ettore Romoli ha scritto una lettera al premier Matteo Renzi in cui ricorda, senza troppi giri di parole, che il Comune sta ancora aspettando dal ministero della Giustizia un importo complessivo di 1.330.287,58 euro, equivalenti a spese sostenute nel 2011, 2012 e 2013 per la gestione degli uffici giudiziari (Tribunale, Procura della Repubblica e Giudice di Pace). Accanto a questa somma, già di per sè consistente, vanno aggiunti i 484.445 euro che il ministero dell’Interno dovrebbe versare al Comune di Gorizia per pagare l’affitto della caserma Massarelli, sede della Polizia di Stato. Cifre, ad oggi, non corrisposte e che in tempi di spending rewiev e patti di stabilità sempre più stringenti pesano come un macigno sulle casse municipali.
E allora il sindaco Romoli non ha esitato a passare all’azione: ha preso carta e penna e ha scritto una lettera molto garbata ma ferma nei contenuti a Matteo Renzi. L’oggetto? «Una segnalazione per il pacchetto Sblocca Italia». «Signor Presidente, facendo seguito alla lettera che ha voluto rivolgere ai sindaci italiani sulla necessità di provvedere con urgenza alla ripartenza dei cantieri e alla definizione delle procedure, con la presente - scrive il primo cittadino - sono ad evidenziare come tutte le opere che stiamo realizzando al momento nel Comune di Gorizia stiano procedendo, nonostante nei mesi passati abbiamo incontrato non poche difficoltà, anche di carattere burocratico, che hanno inevitabilmente rallentato ma non fermato la prosecuzione dei lavori».
Sin qui la premessa. Romoli entra, dunque, nel vivo del problema. «Mi permetto, tuttavia, di segnalarLe una situazione critica, la cui mancata risoluzione impedisce, a tutti gli effetti, al Comune di disporre pienamente delle sue risorse per intraprendere la realizzazione di altre importanti opere, anche di fondamentale rilevanza per il benessere della comunità locale. Il Comune di Gorizia (il sindaco lo scrive in neretto, ndr) risulta, infatti, essere creditore nei confronti del ministero della Giustizia per un importo complessivo di 1.330.287,58 euro, equivalenti a spese sostenute nel 2011, 2012 e 2013 per la gestione degli uffici giudiziari (Tribunale, Procura della Repubblica e Giudice di Pace) e del ministero dell’Interno per 484.445 euro (spese relative all’affitto della caserma Massarelli): nonostante le ripetute richieste e sollecitazioni, purtroppo, lo scoperto come può notare rimane tuttora considerevole. Colgo pertanto l’occasione della Sua lettera, signor Presidente, per chiedere che le procedure di rimborso ai Comuni delle spese anticipare alle strutture facenti capo ai vari ministeri avvengano secondo modalità e tempi più snelli, garantendo così il rispetto dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità della gestione della cosa pubblica: criteri, questi, ai quali ogni pubblica amministrazione dovrebbe vincolare i propri interventi».
Romoli, facendo leva sull’importante esperienza di sindaco di Firenze fatta da Renzi, confida «nella Sua comprensione e sensibilità» e si augura «sinceramente che una adeguata soluzione si possa trovare quanto prima, così da consentire ai Comuni di rientrare in possesso delle proprie disponibilità finanziarie e di intraprendere nuovi progetti di sviluppo».
Non resta che attendere (se mai ci sarà) la risposta del presidente del Consiglio dei ministri: riuscire ad ottenere i crediti relativi agli uffici giudiziari e alla caserma Massarelli sarebbe un risultato importante per l’amministrazione comunale goriziana.
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