Starbucks a Trieste? Fake news tra incubo e sogno

Le interviste agli esercenti dopo la notizia “falsa” che circolava in città: l’apertura di un punto vendita della nota catena di caffè americana  

Che fosse una fake news molti lo sapevano fin dall’inizio ma sta di fatto che diverse persone ci hanno creduto. Tempo fa sui social network girava voce che a Trieste avrebbe aperto Starbucks, la nota catena di caffè americana fondata nel 1971, che ha attualmente in Italia solamente un punto vendita, inaugurato nel novembre del 2018 a Milano.

La notizia, seppure del tutto infondata, ha suscitato moltissime perplessità tra la gente e le polemiche non sono tardate ad arrivare. Si sono rilevati pareri discordanti a riguardo. Molti dipendenti dei bar a Trieste sostengono che l’apertura della nota catena di caffè disonorerebbe la città di Trieste, rinomata proprio per l’aromatica bevanda. Queste persone sono dell’idea che non solo qui, ma in tutta Italia non siamo abituati a prendere il caffè al bar e berlo mentre camminiamo o guidiamo. Altri invece sostengono che l’apertura di Starbucks a Trieste sarebbe una splendida idea, che contribuirebbe a modernizzare ancor di più la città e che un locale simile potrebbe diventare un punto d’incontro per moltissime persone, perlopiù giovani.

Ma chi è contrario, perché lo è? C’è la paura della concorrenza? Anche in questo caso i pareri risultano discordanti. Alcuni esercenti sono dell’idea che l’apertura di Starbucks potrebbe provocare addirittura la chiusura di qualche bar, in quanto essendo una novità, molte persone lo preferirebbero come punto di ritrovo. Altri invece pensano che l’apertura non provocherebbe alcun calo delle vendite ai bar di Trieste perché i triestini, essendo abituati a un certo tipo di caffè, non apprezzerebbero quello offerto da Starbucks.

A Trieste c'è già chi ha provato a diffondere il metodo del “take away” (in italiano “portare via”), molto diffuso in America. Consiste nell’acquistare la bibita (prevalentemente caffè) in un bar e berla per strada. Il signor Willy, titolare della Caffetteria Willy di Trieste, ha inventato il Starwillys cafè, dando così la possibilità alle persone di scegliere tra tutti i tipi di caffè triestini e berli mentre camminano. «L’idea ha avuto molto successo - racconta il signor Willy - e le persone hanno apprezzato molto questo nuovo modo di bere il caffè». Il titolare si è inoltre ispirato al logo di Starbucks per creare il proprio. Il logo Starbucks rappresenta una sirena, mentre il suo rappresenta un jack. Willy è stato inoltre invitato all’inaugurazione di Starbucks a Milano e conosce molto bene questa catena di caffè. Alla domanda se l’apertura di Starbucks a Trieste avrebbe successo o no, ha risposto così: «Avrebbe successo ma solo se aprisse in una zona centrale, facilmente raggiungibile dai giovani, che apprezzano più di tutti Starbucks». L’apertura di Starbucks a Trieste resta quindi per ora un sogno o un incubo.

Jacopo Bernardis





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