Staranzano, la cicogna sfida la testuggine e poi fa pace FT/VD

Il volatile ha tentato l’assalto ma ci ha ripensato. L’insolita sequenza filmata sull’Isola della Cona dall’esperto Perco
La cicogna nell’oasi della Cona (foto scattata da Fabio Perco)
La cicogna nell’oasi della Cona (foto scattata da Fabio Perco)

STARANZANO. Pensava di aver trovato una preda eccezionale, ha cominciato a stuzzicarla con ripetute beccate esplorative, poi ha capito che forse era meglio non insistere e ha lasciato perdere. È la simpatica scenetta che ha visto protagonista un raro esemplare di “cicogna bianca” nelle aree riallagate della Cona nella Riserva naturale della Foce dell’Isonzo, che a sorpresa si è trovata di fronte a una testuggine palustre.

Un singolare rendez-vous immortalato da un breve filmato realizzato dal triestino Fabio Perco, direttore della Sbic, la Stazione biologica dell’Isola della Cona a Staranzano. «Il volatile - sottolinea Perco - ha individuato ciò che sembrava un lucido e tondeggiante grumo di terra che invece si muoveva. Si trattava infatti di una testuggine palustre europea, Emys orbicularis per la scienza, ma anche Schildkroete in tedesco, vale a dire “rospo dallo scudo”.

La cicogna e la testuggine: un "balletto" alla Cona

Nei mosaici di Aquileia sono rappresentati il gallo e la tartaruga, simbolo, si dice, del bene e del male. Per la Cona è stata la volta invece di cicogna e testuggine, per le quali proponiamo di rappresentare rispettivamente, la curiosità e la pazienza». Le cicogne sono uccelli migratori che svernano nei Paesi caldi dell'Africa e si dirigono verso l'Europa per passarvi l'estate e nidificare. Un tempo nidificavano anche in Italia ma non si sa con certezza né il periodo né le cause del decremento numerico e poi dell’estinzione della specie come nidificante.

«La presenza di questa specie in Friuli - aggiunge Perco - è testimoniata da antichi documenti, che ne attestano la riproduzione ad Aquileia, quanto meno durante lo storico assedio degli unni nel 452 d.C. mentre per il periodo successivo mancano dettagli».

«Nell’Isontino la specie risulta assente da secoli come nidificante, sebbene un numero crescente di esemplari si faccia vedere nel periodo delle migrazioni. Un incremento che in parte - afferma Fabio Perco - può essere attribuito al progetto di reintroduzione avviato per l'Italia 30 anni fa a Racconigi in Piemonte e a Fagagna nell’Udinese».

La "testuggine palustre", invece, è una tra le specie selvatiche meno appariscenti ma più rilevanti tra quelle che proliferano nelle aree palustri ricostruite della Cona. «È un rettile caratteristico - afferma Fabio Perco - riconosciuto di "importanza a livello comunitario", in forte incremento nelle aree palustri d'acqua dolce nell'ambito dell'area protetta, dove è possibile osservarlo spesso in questi giorni. Merita sottolineare - spiega ancora Perco - come la sua discreta presenza appaia di grande rilevanza naturalistica, solo in parte insidiata dalle frequenti e invadenti testuggini americane, dette anche genericamente "trachemidi", "dalle orecchie rosse" o "della Florida"».

«Sedicenti amici degli animali, purtroppo, credono di far cosa opportuna lasciando liberi sul territorio esemplari appartenenti a queste o altre specie esotiche, provenienti dagli allevamenti. È pertanto utile segnalare - conclude - allo scopo di fornire migliori opportunità di sopravvivenza per le specie native delle nostre aree, che è allo studio un severo programma di "eradicazione", nei confronti di quelle straniere illegalmente immesse».

La peculiare organizzazione degli stagni e dei "ripristini" della Cona rappresenta, invece, per il direttore Sbic, un originale esempio di conservazione ambientale: potrebbe essere riproposto anche dalle aziende agricole più vicine. È dimostrato che, grazie ai numerosi visitatori paganti il biglietto d'ingresso o l'abbonamento e che fruiscono dei vari servizi (centro visite, bar, cavalli, gite guidate, eventi tematici), i 50 ettari riallagati della Cona rendono almeno da 3 a 5 volte di più di una superficie analoga coltivata intensivamente nei dintorni.

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