Staranzano, ecco i primi 80 posti barca a Punta Barene

STARANZANO. Sembra un sogno invece è realtà. Decolla la nuova darsena di 208 posti barca dell’Associazione sportiva dilettantistica Punta Barene, nell’omonima località della costa che sembrava non avesse mai una fine. Invece è completata. Probabilmente tra fine aprile e i primi giorni di maggio ci sarà la festa d’inaugurazione. Nasce così il primo “marina” della storia a Staranzano, dopo un’attesa durata oltre dieci anni (il primo progetto risale al 2007): vissuti dai diportisti fra speranze e delusioni, ma anche contrastato, perché si trova all’interno dell’area della Riserva naturale della Foce Isonzo.
L’associazione ha convocato domani e martedì alle 20.30 in sala Delbianco in via Zambon 2 a Staranzano, un incontro con i soci per l’assegnazione dei posti barca (quelli già prenotati), mentre si attendono conferme e prenotazioni di altri per l’acquisizione degli attracchi sui pontili galleggianti. Grande la soddisfazione del presidente Roberto Battistutta il quale, dopo tante avventure, è ancora incredulo per il risultato raggiunto. «Oggi – dice sorridendo – possiamo finalmente dire che la darsena è finita. Tanti avevano perso le speranze e si erano scoraggiati. Attualmente siamo nella fase delle rifiniture, con la sistemazione del materiale dragato che verrà disteso, appiattito e come stabilito dalle normative della Riserva naturale, perché il “marina” si trova all’interno dell’area protetta».
E aggiunge: «Verranno sistemate flora e piante autoctone. E comunque – aggiunge Battistutta – la darsena sarà completamente operativa a maggio, proprio alla vigilia dell’estate. Attendiamo di assegnare i posti prima ai diportisti locali che hanno la precedenza, poi allargheremo anche ai non residenti. Tra i dettagli da rifinire, in primo luogo l’impianto elettrico e quello idrico, poi la recinzione dell’area del parcheggio delle auto quando si arriva a Punta Barene».
Per quanto riguarda le caratteristiche della darsena, la “vasca”, così come è soprannominata per la sua forma rettangolare, delimita il perimetro del “marina” come previsto dal progetto approvato dalla regione. Il lato più lungo che confina con il mare, è una “diga” di 140 metri, larga 4 e collegata con il lato più corto a terra sull’argine da un pontile galleggiante. Il percorso in tutta la sua lunghezza è abbellito da un camminamento pedonale largo 50 centimetri ricoperto di una qualità speciale di legno contro le intemperie, 1,50 metri di ghiaione lavato (piastrelloni di marmo di 50 X 50 centimetri), più un’altra fascia di oltre 1,50 metri di aiuola e piante per adornare tutto il percorso e adeguarlo all’ambiente della Riserva naturale.
Al centro della “vasca” si trova un pontile lungo 108 metri sul quale attraccheranno da entrambi i lati le barche che si legano ai pali di ormeggio. Altri attracchi si trovano lungo la banchina lato mare e nell’area di rispetto adiacente all’argine che costeggia la pista ciclo-pedonale Monfalcone-Grado. Questo lato è “palificato” a protezione dello stesso argine per un’altezza di 3 metri. Come dimensione la darsena occupa una superficie di 7.280 metri quadri dello specchio d’acqua. L’intervento è finanziato parzialmente con un contributo regionale, un mutuo ventennale di 600 mila euro. La parte restante verrà pagata direttamente dai soci attraverso l’acquisizione del posto barca. Il costo del posto dipende dalla larghezza della barca (2-3-4 metri), ma c’è la possibilità di chiedere direttamente un prestito in banca con tasso di interesse agevolato. Il presidente Battistutta per maggiori informazioni chiede di rivolgersi direttamente alla sede, aperta in via Zambon 2 ogni martedì dalle 20 alle 22 oppure chiamando i numeri di cellulare 334.6060832 e 380.1849122.
Riproduzione riservata © Il Piccolo