Staranzano chiede lo stop delle “bramme”
STARANZANO. «Basta con le “bramme” e i mezzi pesanti sul territorio e stop alla lentezza con cui il Comune affronta quotidianamente i problemi per la comunità staranzanese». È il duro attacco contro la giunta sferrato dal Movimento 5 Stelle (Lucio Vidoz, Daniele Deiuri e Paola Di Nunzio) e Alternativa per Staranzano (Adriano Ritossa e Pasquale Pusateri), dopo le «mancate risposte» soprattutto sul problema della viabilità che mina la sicurezza dei cittadini.
I grillini chiedono di utilizzare con urgenza tutti gli strumenti necessari per vietare o limitare il transito dei mezzi pesanti sulle strade del territorio comunale, ma anche di incentivare l’utilizzo dell’autostrada Lisert-San Giorgio, trovando una soluzione mediante politiche condivise con i Comuni interessati al fenomeno. Viene chiesto al sindaco di prendere contatti con gli altri sindaci dei Comuni limitrofi, interessando per quanto di competenza la Regione e gli altri organi amministrativi, per risolvere «in modo definitivo» il problema, sempre nel rispetto delle legittime esigenze degli autotrasportatori. I consiglieri denunciano un forte impatto del traffico sul territorio, poiché i mezzi pesanti che trasportano le “bramme” effettuando le corse durante il giorno aumentando i potenziali rischi per la popolazione. Le principali arterie come via Boito (SR 14) e Oscar Cosulich a Monfalcone e la strada regionale e la provinciale 19 Monfalcone-Grado, che attraversa a Bistrigna l’abitato di Staranzano, sono quotidianamente prese d’assalto dal transito di camion e tir per trasporto delle “bramme”, da cui ne consegue un aumento dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle arterie che ricadono sui tributi regionali e comunali.
«C’è statisticamente un aumento del numero di sinistri stradali – aggiunge il M5S - che coinvolgono non solo veicoli a motore ma anche altri utenti della strada come pedoni e ciclisti. Senza considerare fatti eclatanti come quello accaduto a Papariano, dove un mezzo pesante adibito al trasporto di “bramme”, dopo aver sfondato la rete di recinzione, è entrato nel giardino di una casa per poi finire la corsa contro un ciliegio. Da parte del sindaco – dicono i consiglieri – deve essere operativa un’azione di tutela della sicurezza pubblica degli abitanti, ove le vie di transito sono limitrofe ai quartieri residenziali come nel fattispecie del nostro mandamento». I consiglieri M5S hanno annunciato che da questo mese ci sarà il passaggio di consegne dall’attuale capogruppo Lucio Vidoz al consigliere Daniele Deiuri.
Sempre sul problema della viabilità, scoppia ancora una volta la “grana” dell’incrocio sulla provinciale 11 (Staranzano-Ronchi) che coinvolge tre Comuni: Monfalcone, Ronchi e Staranzano. La protesta parte da “Alternativa” dopo l’ennesimo incidente che l’altra settimana ha mandato quattro persone all’ospedale e l’auto «proveniente da Monfalcone è andata a sbattere contro un’abitazione a Staranzano». «Pesa brutalmente il numero degli incidenti, dei feriti e pure dei morti che si sono susseguiti nel tempo – afferma il consigliere Ritossa - ma ancora non si è risolto il problema in modo radicale. L’incrocio che mette in collegamento le tre municipalità è una strada trafficata, con l’aggiunta della nota problematica di essere una “strada a mezzadria” come via Dobbia e quindi bistrattata». La confluenza delle vie avviene su un arco di curvatura per cui, specie se la velocita dei mezzi è sostenuta, comporta per il mezzo uno spazio di frenata più ampio provocando incidenti. «Il problema si trascina da anni – denuncia Ritossa - ma le amministrazioni non si parlano e non concludono».
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