“Stanlio e Ollio” avvistati di notte a Opicina

Avevano scavalcato il recinto di una villa: alcuni migranti ospiti in una vicina casa d’accoglienza hanno chiamato il 112
Lasorte Trieste 29/07/18 - Basovizza, Furto in Villa
Lasorte Trieste 29/07/18 - Basovizza, Furto in Villa

TRIESTE Ancora un tentativo di furto. E ancora tanta paura. In questo caso a Opicina. Nella notte tra mercoledì e ieri due uomini - muniti, a quanto è stato riferito dai testimoni, di mazze in ferro - hanno scavalcato il recinto di una villa in via di Monrupino e, mentre la proprietaria dormiva, hanno tentato di forzare la porta del vicino deposito degli attrezzi. A farli fuggire è stato il passaggio di alcuni richiedenti asilo che, accortisi dell’intrusione, hanno chiamato il 112. L’episodio è avvenuto verso l’1.30.

È stato appunto un gruppetto di ragazzi stranieri che vivono in una struttura di accoglienza a poche centinaia di metri dall’abitazione presa di mira, mentre rientravano a piedi dal centro di Opicina, a notare due figure che avevano appena scavalcato il muretto della villa. Hanno avuto la prontezza, come detto, di chiamare il 112.

Trieste, furti nelle ville: è caccia a “Stanlio e Ollio”
Lasorte Trieste 29/07/18 - Basovizza, Furto in Villa


In pochi minuti sono piombate tre pattuglie dei carabinieri di Aurisina che, pur scandagliando la zona circostante, non hanno trovato i due malviventi. Evidentemente erano stati “disturbati” e messi in fuga proprio dal passaggi di chi aveva dato l’allarme. Non è da escludere possa trattarsi delle stesse figure descritte da altri residenti della zona: uno dalla corporatura longilinea, l’altro tarchiata. I cosiddetti “Stanlio e Ollio”. Ora i carabinieri sono anche sulle tracce di una sospetta Fiat Ritmo, segnalata più volte ad Opicina.

I militari, mercoledì notte, giunti in via di Monrupino, hanno suonato il campanello della villa. Solo a quel punto la proprietaria, una donna che vive sola, si è resa conto di quanto fosse successo. «Ringrazio chi ha avvertito il 112 e i carabinieri che sono tempestivamente arrivati ispezionando poi tutta la proprietà e riscontrando il tentativo di effrazione», racconta Nadia, la proprietaria della villa. «Opicina era un’oasi felice, da anni purtroppo non lo è più e viviamo nella paura, barricandoci in casa dopo una certa ora», testimonia la donna, che rivolge un appello «al sindaco e alle forze dell'ordine affinché ci sia un maggior presidio in zona, più controlli anche per rassicurare quanti vivono soli e in luoghi isolati».

Il timore di Nadia, che riferisce di aver ricevuto alcune telefonate mute sul telefono di casa nel pomeriggio precedente all'intrusione, è che prima o poi uno di questi tentativi di furto sull’altipiano possa degenerare in un blitz alla “Arancia meccanica”. «Se riuscivano ad entrare e mi sorprendevano nel sonno cosa sarebbe potuto accadere?», ipotizza preoccupata malgrado abbia dotato la sua villa di un sofisticato impianto di videosorveglianza, sistemato su tutto il perimetro della proprietà e ben visibile già dall’esterno. Eppure i due, l’altra notte, non si sono fatti intimorire da quel dispositivo, l'hanno probabilmente sfidato. A furto fallito, potrebbe essere stata la stessa coppia di malviventi a cercare di mettere a segno un altro furto che sarebbe stato tentato in via degli Alpini intorno alle 3 della stessa notte. «Chiunque si accorgesse di qualcosa di anomalo, di persone sospette o di dettagli, come le telefonate mute, ci avverta subito: ogni elemento può essere utile», dice il comandante dei carabinieri di Aurisina Luciano Summo.

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