Stalker, approccio con il martello

Si era presentato a casa della donna che voleva conquistare sostenendo di avere una pistola
Di Corrado Barbacini

Una passione irrefrenabile. Tanto travolgente da indurlo a perseguitare non solo la ragazza di cui si era invaghito, ma anche il padre. Alla fine Maurizio Galet, 46 anni, si è trovato in manette. Arrrestato dai carabinieri di Muggia per molestie, minacce e stalking. Il suo è l'ennesimo di una serie di casi che si stanno verificando sempre più frequentemente in città.

L’episodio clou si è verificato l’altra mattina in una villetta, in località Fontanelle. Galet è entrato nella casa e poi al culmine della lite con la ragazza che lo voleva scacciare, è arrivato il padre. Ed è stato a questo punto che l’intruso avrebbe detto di essere armato: «Ho una pistola». Così - chiamati dal padre - sono arrivati i carabinieri di una pattuglia del radiomobile di Muggia che in breve hanno immobilizzato Maurizio Galet. Alla cinta aveva un martello e, secondo i militari, aveva tutte le intenzioni di usarlo. Poi hanno avvisato il pm di turno Antonio Miggiani che ha disposto l’arresto.

Ma quanto accaduto l’altra mattina fa seguito a una serie infinita di episodi violenti. Tre giorni fa l’uomo si era presentato a casa della ragazza armato di un bastone. Aveva cominciato a rotearlo nel tentativo di spaventare la giovane. E qui era intervenuto il padre, esperto di arti marziali. Lo aveva bloccato e sbattuto a terra, sul pavimento. Poi, assieme alla figlia, era andato dai carabinieri dove aveva presentato denuncia. In passato, come detto, ci sono stati numerosi altri simili episodi. Che fin da subito avevano convinto la ragazza (che all’epoca lavorava in un bar) a chiedere in diverse occasioni l’intervento delle forze dell’ordine.

Questa mattina Maurizio Galet sarà interrogato dal giudice per la convalida. Come detto è accusato di minacce e molestie continuate ma anche di stalking. Insomma vere e proprie persecuzioni nei confronti della ragazza della quale si era invaghito e - ovviamente - anche del padre che spesso si è mosso in sua difesa, come è accaduto l’altra mattina, quando poi sono arrivati i carabinieri. Una situazione questa che secondo il pm Miggiani che ha progressivamente ingenerato nella vittima il timore fondato per la propria incolumità e l’ha costretta a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita. Insomma - secondo la procura - la donna della quale Galet si è invaghito - ha vissuto all’interno di un incubo. Col terrore di incontrarlo sia in casa che fuori dove la pedinava e la minacciava. Come un tormento l’uomo aveva più volte telefonato alla ragazza per convincerla ad allacciare la relazione. Ma la vittima di questa ennesima vicenda di stalking era stata chiarissima: «Basta, lasciami stare». Così, secondo l’accusa, Maurizio Galet è passato alle maniere forti. Prima ha provato con il bastone, ma è stato atterrito dal padre della giovane. Ma non gli è bastata. L’altra mattina si è presentato di nuovo. «Ho una pistola», ha detto. E dopo pochi minuti si è trovato in manette. Arrestato dai carabinieri per la sua irrefrenabile passione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo