Stagisti con disabilità nel salone solidale al debutto in Cavana

Il negozio “Mai fidarsi del barbiere” affiderà shampoo e altre mansioni a ragazzi seguiti dalla Calicanto onlus
Lasorte Trieste 17/10/19 - Cavana, Androna del Torchio; Nuovo Negozio Barbiere
Lasorte Trieste 17/10/19 - Cavana, Androna del Torchio; Nuovo Negozio Barbiere

TRIESTE È stato inaugurato ieri alle 19, in Androna del Torchio 3, in Cavana, “Mai fidarsi del barbiere”, una barberia che gioca sul nome, sì, ma che mette pure in campo un’iniziativa molto seria. Al suo interno ospiterà infatti ragazzi disabili, impegnati tra shampoo e altre piccole mansioni, attraverso progetti di alternanza scuola-lavoro in collaborazione con la Calicanto onlus.

L’idea è del titolare Tommaso Fornasari, 37 anni, il quale si prepara ad aprire quest’attività in proprio dopo aver maturato anni di esperienza nel settore.

«Ho conosciuto la Calicanto tempo fa, anche grazie all’amico Daniele Cavaliero, che incontra i giovani della onlus al PalaTrieste quando vengono lì per giocare a basket nell’ambito dello sport integrato. E ho seguito sempre l’associazione con ammirazione, dopo aver conosciuto anche la sua presidente, Elena Gianello, che si occupa con passione di tutti i ragazzi. A modo mio volevo dare una mano a questi giovani, che qui potranno quindi entrare nel mondo del lavoro, facendo pratica». Per l’inaugurazione sono stati coinvolti tanti locali della zona, che hanno portato drink e cibo. La collaborazione coinvolge anche Max Caracciolo Hair Styling & Joy, salone che si occupa del look delle donne.

«Ho invitato tutti quelli che prenderanno parte alla festa - sottolinea Fornasari - a non portare fiori o altri regali, ma a effettuare una donazione direttamente sul conto della Calicanto, un suggerimento che ho anche stampato sugli inviti distribuiti nei giorni scorsi».

Fornasari ha già in cantiere un’ulteriore iniziativa. All’interno della barberia sarà posizionato infatti un fasciatoio, dove i clienti con bambini potranno trovare uno spazio dove cambiare i propri figli, ma che sarà aperto a chiunque ne avrà bisogno, anche a turisti o a persone di passaggio con bebè al seguito.

Un angolo inoltre si potrà utilizzare anche come co- working, dedicato a chi si vorrà fermare a lavorare con il proprio pc. C’è poi anche l’idea di lanciare una linea d’abbigliamento. «E anche per questa novità – aggiunge Fornasari – vorrei coinvolgere i giovani della Calicanto».—


 

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