Stagione record per il turismo: in Istria boom delle presenze
FIUME. L’annata turistica in Croazia si avvia a stabilire record in serie, come confermato dal ministro Gari Cappelli: «Non ci possiamo proprio lamentare – ha detto a Njivice, nell’ isola quarnerina...
FIUME. L’annata turistica in Croazia si avvia a stabilire record in serie, come confermato dal ministro Gari Cappelli: «Non ci possiamo proprio lamentare – ha detto a Njivice, nell’ isola quarnerina di Veglia, dove ha assistito alla riunione dell’Assocampeggi nazionale. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati rilevati 5 milioni e 700 mila arrivi, con 22,9 milioni di soggiorni. Nei confronti del 2016 l’aumento è del 22-23 cento». Il ministro isolano, indaffarato come non mai in questi giorni di alta stagione, ha specificato che i vacanzieri con passaporto straniero hanno realizzato 4,8 milioni di presenze (+24%) e 20 milioni di pernottamenti (+24%). «Siamo contenti per l’ invasione dei villeggianti d’oltreconfine – ha aggiunto – ma ci preme sottolineare che anche i croati stanno tornando nei centri di villeggiatura dopo anni di crisi con un aumento degli arrivi del 14% e dei pernottamenti del 20%.
Nel semestre gennaio–giugno buona la performance dei pernottamenti in Istria, da ormai un quarto di secolo la regina del comparto turistico croato. Nella Penisola i soggiorni sono stati 6,82 milioni. Come ormai tradizione, la seconda piazza è stata appannaggio del Quarnero e del suo arcipelago con 3,92 milioni. Sul podio si è piazzata la Regione di Spalato (3,88 milioni), seguita dalle regioni di Ragusa (Dubrovnik), 2,36 milioni, di Zara, 2,28 e di Sebenico, 1,23 milioni. Al settimo posto le consorelle adriatiche: Zagabria ha sfiorato il milione di soggiorni (961 mila). Le località maggiormente visitate, secondo la Comunità turistica croata, sono state quelle di Ragusa, Rovigno, Parenzo, Zagabria e Spalato. Nei primi sei mesi del 2017 ha registrato 464 mila pernottamenti, per un incremento su base annua dell’11%.
a.m.
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