Stagione balneare a Muggia, regole per i gestori e controllori delle aree libere
MUGGIA Da lunedì 1 giugno è in vigore l’ordinanza sindacale che regolamenta la stagione balneare muggesana. Numerose le novità per le aree in concessione. In primis la questione delle distanze: ombrelloni ad almeno tre metri e mezzo fra loro, sdraio e lettini a più di un metro e mezzo gli uni dagli altri, più di un metro invece per i teli da spiaggia. Previsto l’obbligo di disinfezione dell’impianto, con lettini, sdraio e cabine che dovranno essere disinfettati appunto a ogni cambio di persona o nucleo familiare, o almeno alla fine della giornata. Quanto alla ristorazione all’interno dei bagni sono previste regole stringenti: sarà possibile il servizio ai tavoli a patto che gli stessi siano disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento di almeno un metro fra i clienti. Stesso discorso per il servizio al banco. L’apertura non potrà avvenire oltre le 9 e la chiusura non prima delle 19, e in tale fascia oraria dovrà essere garantito il servizio di tutela a terra.
E nelle spiagge libere comunali? L’articolo 6 dell’ordinanza prevede che, oltre all’installazione da parte del Comune di una cartellonistica a fini informativi e di appositi segnali blu a terra ai fini di un adeguato distanziamento fra i teli mare, sia prevista la possibilità di istituire un servizio di tutela a terra gestito da un operatore economico o da associazioni riconosciute dalla Protezione civile. Da ieri lunedì primo giugno, è consentita così la sosta per prendere il sole in libertà e per fare un tuffo, ove consentito, sul Molo Balota, nel parco urbano prima della foce dell’Ospo, sul Lungomare Venezia, nella spiaggetta di Porto San Rocco, nel tratto di costa da Molo T a Punta Olmi, nelle piazzole prima di Punta Sottile, nella spiaggetta prima della caserma di Lazzaretto e in quella tra il porticciolo di San Bartolomeo e il confine. Interdetto il tratto di costa di Acquario.
«Abbiamo lavorato – spiega il sindaco Laura Marzi – per dare vita a un’ordinanza che fosse rispondente alle esigenze dei bagnanti, ma che rispettasse i protocolli di sicurezza. Sono certamente tante le regole da seguire ma, per fronteggiare questa emergenza e far ripartire il motore economico di Muggia, ci aspetta un’estate durante la quale dovremo impegnarci tutti». Caustico il commento di Marco Salviato, gestore del bagno San Rocco e rappresentante della categoria dei gestori: «Sono amareggiato, sarebbe stata più opportuna un’ordinanza di transizione fino al 3 giugno. Nonostante queste norme, cercheremo di fare la stagione e poi presenteremo il conto alla politica. Lo farà, almen,o chi tra noi sarà ancora in piedi. Sulla questione delle spiagge libere preferisco non commentare».—
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