Stadio pieno per i 90 anni della Pro Gorizia

La festa è già vedere, finalmente e di nuovo, il “Campagnuzza” pieno. Magari non proprio come ai tempi d'oro, d'accordo, ma comunque pieno. Sono accorsi davvero in tanti, tra tifosi, appassionati, vecchie glorie, autorità e ragazzini del settore giovanile, per festeggiare il 90° compleanno della Pro Gorizia, bellissimo nonostante un tempo infame, con una pioggerellina fissa da entrare nelle ossa ed un grigio che ha fatto a gara solo con il marrone-fango del campo di gioco. Alla fine la Pro Gorizia ha persino vinto (e bene, 3-1) il suo impegno casalingo nel campionato di Prima categoria contro i triestini dell’Esperia Anthares, ed allora la festa è stata davvero completa. Il “Campagnuzza”, per l'occasione, è stato vestito a festa, con i vessilli della società, della città di Gorizia, del Coni e della Figc, a far bella mostra di se pendendo sulla tribuna. Nell'atrio vicino al chiosco, affollato come ai bei tempi, una piccola esposizione di trofei e foto storiche, a ripercorrere con la mente alcuni dei momenti più significativi di una storia lunga ed appassionante, che ha segnato lo sport goriziano. Poi il tempo della partita, con gli spalti che sono tornati a risuonare di cori, incitamenti e applausi, per una squadra che si è battuta con una motivazione in più: onorare la storia. Al triplice fischio finale, poi, applausi ed abbracci, prima dei brindisi e della festa vera e propria. Gli ingredienti c'erano proprio tutti, dagli ospiti importanti (l'assessore comunale allo sport Vascotto ed il prefetto Marrosu, anche se purtroppo hanno marcato visita gli invitati d'eccezione Edy Reja e Luigi Del Neri) agli ex giocatori ed i tecnici che hanno guidato la squadra negli anni. «Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi di questo traguardo – ha commentato il vicepresidente Tomani, facendo le veci del presidente Bressan, che non è potuto essere presente alla festa -, e l'augurio è di poter vedere sempre lo stadio pieno come oggi, e con questo entusiasmo. Per il futuro, poi, auguro alla Pro Gorizia di vivere almeno altri 90 anni». Tomani ha voluto anche sottolineare il forte simbolismo dell’ultimo gol arrivato ieri contro l'Esperia, segnato dal giovanissimo Selva, sedicenne frutto del lavoro del settore giovanile. Il momento forse più bello è stato però quello, immancabile, del taglio della torta, un dolce a tre piani e 25 chili, tutto biancoazzurro sormontato da un pallone. Spente le candeline in mezzo alla folla, sono partiti i brindisi, che hanno scritto un'altra bella e suggestiva pagina della storia della Pro.
Marco Bisiach
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