Sta bene il bimbo caduto dal balcone Il padre: «Miracolo di San Gennaro»
GRADO. Dopo gli accertamenti sanitari che hanno escluso qualsiasi complicazione, per il bambino di 2 anni e 4 mesi preciptuiato dal balcone in seguito al cedimento del parapetto, dovrebbero aprirsi le porte dell’ospedale è stamane potrebbe già essere tornato a casa.
«Incredibile, il bambino non si fatto neppure un graffio – racconta Lorenzo Acampora, il papà del piccolo Luigi –; è un miracolo, porterò un cero non solamente alla Madonna, ma anche a San Gennaro che è il nostro (l’uomo è di origine campana, ndr) protettore». Lorenzo Acampora è il papà del bambino che appoggiato alla ringhiera in plastica del suo terrazzo è caduto assieme a questa nel giardino sottostante. Un volo di quasi tre metri attutito fortunatamente da un ricovero in legno per attrezzi. E giunge un’ulteriore precisazione: la mamma non è caduta dal terrazzo nel tentativo di afferrare il piccolo, ma si è precipitata talmente velocemente nel giardino dell’appartamento sottostante che a tutti i primi soccorritori è apparso scontato che fosse caduta assieme al piccolo. I dettagli sono emersi appena a tarda sera dopo le prime concitate ore dedicate perlopiù alle verifiche sanitarie. Visto quanto accaduto i soccorritori avevano fatto intervenire sul posto anche l’elicottero, ma fortunatamente non è servito. Solo per ulteriori esami e accertamenti che come abbiamo visto hanno escluso qualsiasi problema, il piccolo è stato trasportato con l’ambulanza all’ospedale di Monfalcone. Immaginare il sospiro di sollievo della madre di riuscire a prendere in braccio il figlioletto sano e salvo deve essere stato qualcosa di davvero indescrivibile. L’incidente rasenta l’incredibile anche perché la piccola palazzina(sei appartamenti che si snodano fra piano terra, primo piano e mansarde) di via Calabria in Valle Goppion è abbastanza recente. E’ stata costruita nel 1996 da una società che fa capo all’Immobiliare Duemila. A Grado l’usura derivata dalla salsedine e l’umidità provoca non di rado delle problematiche in particolar modo alle parti metalliche, ma tutti si chiedono come possa essere accaduto l’incidente poiché il peso del bambino non è certamente elevato. «Per capire come stanno le cose sta indagando la Polizia – precisa ancora Acampora – ma a me non interessa nulla. L’unica cosa importante è che nessuno si sia fatto niente». La ringhiera in plastica era ancorata al pavimento del terrazzo con delle staffe metalliche. Sopra c’era la plastica che però ha ceduto. Spiega a ogni modo il papà del bambino che quando ha acquistato l’appartamento di seconda mano, nel 2011, ha provveduto a verificare tutto. «Per quanto riguarda la ringhiera del terrazzo – dice Acampora – mi ero ripromesso col tempo di sostituirla con una in ferro, più sicura. E’ la prima cosa che farò appena possibile».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo