Sta bene il bimbo caduto dal balcone Il padre: «Miracolo di San Gennaro»

Neanche un graffio dopo il volo di tre metri per il cedimento del parapetto verificatosi in Valle Goppion La madre si era precipitata in cortile per soccorre il figlio, “rimbalzato” sulla casetta degli attrezzi
Di Antonio Boemo

GRADO. Dopo gli accertamenti sanitari che hanno escluso qualsiasi complicazione, per il bambino di 2 anni e 4 mesi preciptuiato dal balcone in seguito al cedimento del parapetto, dovrebbero aprirsi le porte dell’ospedale è stamane potrebbe già essere tornato a casa.

«Incredibile, il bambino non si fatto neppure un graffio – racconta Lorenzo Acampora, il papà del piccolo Luigi –; è un miracolo, porterò un cero non solamente alla Madonna, ma anche a San Gennaro che è il nostro (l’uomo è di origine campana, ndr) protettore». Lorenzo Acampora è il papà del bambino che appoggiato alla ringhiera in plastica del suo terrazzo è caduto assieme a questa nel giardino sottostante. Un volo di quasi tre metri attutito fortunatamente da un ricovero in legno per attrezzi. E giunge un’ulteriore precisazione: la mamma non è caduta dal terrazzo nel tentativo di afferrare il piccolo, ma si è precipitata talmente velocemente nel giardino dell’appartamento sottostante che a tutti i primi soccorritori è apparso scontato che fosse caduta assieme al piccolo. I dettagli sono emersi appena a tarda sera dopo le prime concitate ore dedicate perlopiù alle verifiche sanitarie. Visto quanto accaduto i soccorritori avevano fatto intervenire sul posto anche l’elicottero, ma fortunatamente non è servito. Solo per ulteriori esami e accertamenti che come abbiamo visto hanno escluso qualsiasi problema, il piccolo è stato trasportato con l’ambulanza all’ospedale di Monfalcone. Immaginare il sospiro di sollievo della madre di riuscire a prendere in braccio il figlioletto sano e salvo deve essere stato qualcosa di davvero indescrivibile. L’incidente rasenta l’incredibile anche perché la piccola palazzina(sei appartamenti che si snodano fra piano terra, primo piano e mansarde) di via Calabria in Valle Goppion è abbastanza recente. E’ stata costruita nel 1996 da una società che fa capo all’Immobiliare Duemila. A Grado l’usura derivata dalla salsedine e l’umidità provoca non di rado delle problematiche in particolar modo alle parti metalliche, ma tutti si chiedono come possa essere accaduto l’incidente poiché il peso del bambino non è certamente elevato. «Per capire come stanno le cose sta indagando la Polizia – precisa ancora Acampora – ma a me non interessa nulla. L’unica cosa importante è che nessuno si sia fatto niente». La ringhiera in plastica era ancorata al pavimento del terrazzo con delle staffe metalliche. Sopra c’era la plastica che però ha ceduto. Spiega a ogni modo il papà del bambino che quando ha acquistato l’appartamento di seconda mano, nel 2011, ha provveduto a verificare tutto. «Per quanto riguarda la ringhiera del terrazzo – dice Acampora – mi ero ripromesso col tempo di sostituirla con una in ferro, più sicura. E’ la prima cosa che farò appena possibile».

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