Squalifica revocata per il presunto insulto razzista durante la partita: «Errore del giudice sportivo»
La Corte d’Appello ha assolto il calciatore triestino Alex Spinelli, inizialmente sanzionato con dodici giornate di squalifica per presunte parole razziste rivolte al giocatore brasiliano del Casarsa, Joziel Lima Dias
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Non solo Alex Spinelli non ha mai pronunciato offese razziste nei confronti del giocatore brasiliano Joziel Lima Dias, ma ora vi è anche il dubbio che Dias abbia inventato quelle parole con l’intenzione di far ricadere la colpa su Spinelli e coprire il proprio comportamento aggressivo assunto a fine partita, culminato con uno schiaffo al collo dello stesso Spinelli.
Le motivazioni
La Corte sportiva d’Appello territoriale (presidente Luca De Pauli) ha comunicato le motivazioni dell’assoluzione del triestino Spinelli, calciatore del Muggia 1967, inizialmente sanzionato in primo grado dal Giudice sportivo (avvocato Tommaso Cagol) con dodici giornate di squalifica per presunte parole razziste rivolte al giocatore brasiliano del Casarsa, Joziel Lima Dias, ma poi successivamente scagionato, in secondo grado, dalla Corte sportiva d’Appello territoriale (assoluzione che ha fatto decadere anche il Daspo emesso dalla questura).
«I fatti oggetto dell’accertamento non sono stati acclarati, stanti le discordanti dichiarazioni dei soggetti sentiti: il provvedimento assunto dal Giudice sportivo risulta quindi contraddittorio, illogico e erroneamente motivato», le parole con cui la Corte ha motivato la decisione di scagionare Spinelli.
La frase
È emerso che Spinelli, a fine gara, abbia riferito a Lima Dias la frase “ora ritorna a giocare dove hai giocato”, pronunciata al culmine di alcuni screzi verbali intercorsi durante la partita.
La Procura federale della Figc ora dovrà capire se le parole di Spinelli siano state recepite in modo del tutto errato da parte di Lima Dias, tanto da trasformarle in un insulto a sfondo razziale, oppure, se in buona fede, il 38enne brasiliano abbia male inteso la frase dell’allora 19enne Spinelli.
Il segretario del Muggia 1967
Soddisfatto, in attesa delle evoluzioni del procedimento, il segretario generale nonché avvocato del Muggia 1967, Paolo Furlan: «La Corte è convinta della tesi di merito da me sostenuta: che il Lima Dias si sia inventato tutto per giustificare il suo comportamento aggressivo e poi si sia messo a piangere perché consapevole di averla combinata grossa. Ora aspettiamo l’indagine della Procura federale della Figc sulla falsa testimonianza: ritengo anche probabile – conclude Furlan – che il dottor Frezza, chiedendo l’archiviazione della posizione dello Spinelli (ancora sotto indagine penale per discriminazione razziale, ndr), aprirà un fascicolo d’indagine per calunnia nei confronti del Lima Dias». —
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