Spostata a settembre l’apertura della palestra all’interno del “Giulia”
Il gruppo Rsg non ha rinunciato all’investimento in ritardo di due anni. Lavori per più di 2 milioni di euro negli spazi del centro commerciale
Se ci si fida del proverbio, allora la terza volta sarà quella buona per la palestra del “Giulia”.
Dopo due annunci caduti nel vuoto – settembre 2023 e settembre 2024 – era rimasto soltanto un telone all’interno del centro commerciale a tener vive le speranze dei tanti cultori locali del fitness, tuttora appeso con una vaga scritta «prossima apertura».
Ora una nuova data effettivamente c’è: il gruppo tedesco Rsg – lo stesso che ha in gestione la “John Reed” all’ex Banco di Napoli in corso Italia – assieme alla direzione de Il Giulia fanno sapere che la nuova palestra aprirà il prossimo settembre.
Gli spazi interessati sono i circa duemila metri quadrati dell’ex Ovs, appunto all’interno del centro commerciale. I lavori procedono ormai da quasi due anni: ufficialmente non trapela alcuna motivazione del ritardo, ricollegato ai fisiologici adattamenti del foro commerciale.
Pertanto i numeri rimangono quelli indicati nel 2023, cioè un investimento economico superiore ai 2 milioni di euro, non si sa se lievitato nel frattempo.
A sbarcare nel rione di San Giovanni non sarà però una gemella della John Reed, ma un altro ramo delle palestre Rsg chiamato “McFit”. Non è solo un vezzo formale: la differente nomenclatura rende infatti traccia della diversa clientela a cui si rivolgerà la nuova palestra del Giulia.
Se la John Reed rappresenta il marchio per così dire di lusso, destinato a una fascia alta, la McFit è invece il brand più diffuso e rivolto a un’utenza meno selezionata.
Lo testimoniano al meglio i numeri, dato che le palestre McFit in tutto sono 230, mentre le John Reed sono solo 48. Più interessanti ancora sono i numeri generali di Rsg, un colosso dell’attività sportiva con 4,5 milioni di abbonati, distribuiti in oltre 900 palestre e 30 Paesi diversi.
Il target meno di nicchia cui si rivolgerà la filiale del Giulia si dovrebbe riflettere anche nel prezzo di abbonamento, che con un contratto di 12 mesi parte da 35 euro al mese nelle altre sedi italiane (contro i 60 chiesti dalla “sorella” in corso Italia).
Al momento non si può dire di più, se non iniziare a ragionare sul luogo in cui sorgerà – o dovrebbe sorgere, per i più scaramantici – la McFit. L’idea di estendere il bacino d’utenza è funzionale anche ad attirare gli studenti del vicino Campus X, recentemente aperto nell’edificio dell’ex torre Telecom in via dei Bonomo (i quali però possono già contare su una piccola palestra gratuita al piano terra). Relativamente vicina è pure la sede centrale dell’ateneo, se si guarda sempre ai più giovani.
Ma è probabile che con loro, in fila, ci saranno molti adulti, vista la quantità di palestre esistenti a Trieste.
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