Spostamenti non necessari in Fvg: raffica di nuove denunce

TRIESTE Proseguono a ritmi serrati i controlli delle forze dell’ordine per assicurare il rispetto dei divieti contenuti nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per l’emergenza Coronavirus. Solo a Trieste nelle ultime ore sono state fermate e sottoposte a verifiche 436 persone, di cui 22 denunciate per non aver osservato le direttive contenute nel testo. Sono stati 57 invece gli esercizi commerciali oggetto di accertamento. . In quattro giorni dunque, a partire da mercoledì, primo giorno di attività dopo i decreti per arginare in Italia il Covid-19, le forze dell’ordine sono riuscite a controllare gli spostamenti di 2446 persone sull’intero territorio della provincia di Trieste, denunciandone 69. Mentre sono state 231 le verifiche eseguite negli esercizi commerciali. Si tratta di accertamenti da parte di decine di poliziotti della Squadra volante, delle pattuglie dei commissariati e quelle delle Specialità, e di altrettanti militari di Carabinieri e Finanza che, assieme alla Polizia locale, sono impegnati in via prioritaria in queste attività che si estende dal Lisert fino alla frontiera con la Slovenia.

Chi si muove città e in periferia deve dimostrare che lo spostamenti è motivat da una delle tre ragioni previste nel decreto: lavorative, di salute o per stretta necessità come ad esempio fare la spesa. Tutto questo con una premessa essenziale: limitare comunque al massimo gli spostamenti sul territorio.

Tra le ragioni di “stretta necessità” rientra anche, come specificato in una circolare del ministero dell'Interno successiva al decreto dell’11 marzo, l’attività sportiva e motoria all’aperto, che è consentita, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro. E ieri sono state diverse le persone che hanno approfittato della giornata di sole per fare una corsa o una pedalata. Amche per loro sono scattati i controlli. —

B.M.

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