«Sposati e fieri della nostra campagna per le adozioni gay»

Parlano Christian Reinhardt e Marijan Por, sloveni emigrati in Usa, primi a essere riconosciuti genitori da Lubiana
Christian e Marijan con Zora
Christian e Marijan con Zora

LUBIANA. Mentre l’opposizione si prepara a dare battaglia per organizzare un referendum abrogativo, in Slovenia in tanti festeggiano la vittoria di martedì, l’equiparazione per via parlamentare tra i matrimoni omosessuali e quelli etero, con annesso l’ok all’adozione. Ma una parte della vittoria è stata costruita oltreoceano. Porta il nome di Christian Reinhardt e di Marijan Por, sloveni emigrati negli Usa 30 anni fa. Coppia gay apripista perché la prima a essere riconosciuta nella funzione genitoriale in Slovenia, tre anni fa, e “volto” della campagna per sensibilizzare gli sloveni sul tema dell’uguaglianza tra coppie etero e omosex, racconta Reinhardt.

Chi sono Christian Reinhardt e Marijan Por?

Insieme da 35 anni, ci siamo incontrati e abbiamo vissuto a Lubiana per 5 anni, prima di trasferirci nel New Jersey. Entrambi liberi professionisti, ci siamo sposati tre volte: la prima a Tahiti; la seconda nel 2010 in Connecticut, uno dei primi Stati Usa a permettere matrimoni tra persone dello stesso sesso; e poi nel New Jersey, dove viviamo e abbiamo combattuto per l’uguaglianza in tema di matrimoni. Siamo anche orgogliosi genitori di una bambina di 10 anni.

Come si chiama?

Zora. È la luce di ogni nostra giornata negli ultimi 10 anni. L’abbiamo adottata quando aveva solo un giorno di vita e da allora è sorgente di amore e gioia per noi, i suoi nonni e tante altre persone.

Difficoltà nell’iter d’adozione negli Usa?

Il New Jersey non ha restrizioni per le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso, dato che vige la parità dei matrimoni. Il processo è stato lo stesso di ogni altra coppia.

Posso chiederle come si sente Zora ad avere “due padri”?

Per Zora non è affatto un problema, ama come genitori sia “Papi” sia “Ochi”. Ma ama e conosce anche la sua mamma: abbiamo optato per un’adozione aperta, che permette di mantenere una relazione con la madre naturale. Siamo stati sempre molto onesti con Zora su come siamo diventati una famiglia, così che non ci sono problemi nel comprendere i diversi tipi di unioni. E siamo una famiglia molto felice e piena d’amore.

Come si rapportano con voi le persone che vi circondano, i genitori degli amici di Zora, gli insegnanti a scuola?

Zora non è mai stata trattata diversamente o presa in giro perché ha due papà, gli altri genitori ci vedono come una famiglia qualsiasi. Lo stesso vale per vicini, colleghi di lavoro, insegnanti della bambina.

La Slovenia ha riconosciuto il vostro matrimonio e concesso la cittadinanza a Zora.

Abbiamo impiegato tre anni a vincere la battaglia legale - per tutti i gradi di giudizio fino alla Corte suprema - che ci ha permesso di riconoscere nostra figlia e farla diventare cittadina slovena. E siamo anche diventati attivi nel 2010 nella campagna di sensibilizzazione “Per tutte le famiglie”, che ha presentato al pubblico i diversi tipi di famiglia esistenti nella società moderna e ha propugnato le modifiche al diritto di famiglia.

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La Slovenia ha approvato la legge che parifica i matrimoni. Ne siete orgogliosi?

Abbiamo seguito per tutto il giorno quanto accadeva al Parlamento sloveno e siamo stati estremamente felici quando si è votato. Siamo molto fieri del risultato e delle reazioni a livello mondiale.

Preoccupati che un referendum possa annullare la nuova legge?

Sì, i timori sono reali. Siamo consci che il voto di martedì è stata una grande vittoria, ma sappiamo che la guerra non è finita. Le modifiche legislative possono ancora essere cassate e l’opposizione ha iniziato a raccogliere firme per una nuova consultazione popolare sul tema.

Cosa vuole dire a chi si oppone ai matrimoni tra persone dello stesso sesso?

Famiglie come la nostra esistono in Slovenia e in tutto il mondo da anni e le cose non cambieranno. Tutto ciò che chiediamo è un riconoscimento della famiglia e di uguali diritti per tutti i tipi di rapporto fra due persone che si amano e vogliono creare una famiglia.

E a quanti sono contrari all’adozione da parte di coppie gay o lesbiche?

Nulla, le parole non cambierebbero le loro opinioni. Posso solo assicurare che essere genitori ci ha cambiato per sempre, è stata l’esperienza migliore e più gratificante, anche se non la più facile, della nostra vita. Mi auguro che più persone - famiglie tradizionali, coppie dello stesso sesso, singoli - abbiano la possibilità di adottare. Ci sono tanti bambini nel mondo che sarebbero molto felici di trovare una casa e genitori premurosi.

Pensa che quanto accaduto in Slovenia possa avere un’influenza anche sui Paesi vicini, come l’Italia?

Me lo auguro. Il tempo e il modo di guardare questi temi cambia ovunque. Speriamo che anche in Italia sia data la possibilità di godere di uguali diritti a tutti. “Love is love”. O, come dite voi, “amore è amore”.

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