Sportelli bancari a Gorizia, è record di chiusure
«Vendesi». «Affittasi». Sino a qualche anno fa questi cartelli campeggiavano, oltre che sulle abitazioni, anche sulle vetrine dei negozi: bastava (e basta tuttora) fare un giretto lungo l’isola pedonale di corso Verdi per incontrare una lunga teoria di avvisi dai colori sgargianti e fosforescenti.
Oggi, il mercato immobiliare di Gorizia viene alimentato anche dalle... banche, intese come sedi dismesse, chiuse, abbandonate. Mai come in questo momento ci sono così tanti (ex) sportelli messi in vendita. A riprova ulteriore che Gorizia non è più la città degli istituti bancari a causa della crisi. La tendenza era già emersa con la razionalizzazione degli uffici della Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia con la chiusura (non indolore per i sindacati) delle sedi di Sant’Anna e di Montesanto.
Si è chiusa
un’epoca
Oggi, a ulteriore conforto di quanto andiamo dicendo arrivano anche i dati della Banca d’Italia, riassunti nel grafico in alto. Subentri di altri istituti bancari non ci sono stati: nemmeno quelli che parevano essere certi. E così, in centro, gli uffici rimasti desolatamente vuoti si sono moltiplicati. In Corso Italia, confinante con il bar Torino e a breve distanza dalla nostra redazione, c’è quella che sino a poco tempo era una filiale della Cassa di risparmio. Oggi le sue vetrine vengono utilizzate per appicciccare (abusivamente) manifesti pubblicitari. Chiusa ormai da parecchio tempo pure la Commerciale di fronte al teatro in corso Verdi. Cartelli “Vendesi” sono apparsi anche a Montesanto e a Sant’Anna mentre in piazzale Saba, proprio nei pressi della stazione ferroviaria, al civico 1, al posto della “Ljubljanska banka” ha aperto ormai da qualche tempo il “MilliBar”.
Il database
Bankitalia
Ma lasciamo da parte le “sensazioni” e diamo spazio ai numeri oggettivi. Al 31 dicembre 2012, in tutta la provincia, risultavano esserci sono 103 banche. Dodici mesi prima erano 105, nel 2010 109 e nel 2009 110. L’anno migliore fu il 2008 quando, nell’Isontino, c’erano qualcosa come 112 uffici (69 di banche spa, 36 di credito cooperativo, 7 banche popolari cooperative e una filiale di banca estera).
Peraltro, su scala regionale, è evidente una leggera diminuzione sia nel numero di banche operanti sia nel numero di sportelli in tutte le province, con l’eccezione di Trieste che risulta stabile. La forma giuridica maggiormente presente in regione ma anche in provincia continua ad essere quella della società per azioni, seguita dalle territoriali del tipo cooperativo e popolari. Praticamente assenti (come si evince dal grafico ancora dal grafico in alto) le filiali di banche estere sia in città che nel resto dell’Isontino. Altro dato interessante: ci sono istituti bancari in 22 Comuni su 25.
Bancomat
e Pos in calo
Si conferma anche il calo degli sportelli Bancomat e dei dispositivi Pos negli esercizi commerciali. In provincia di Gorizia i distributori Atm Bancomat sono complessivamente 168 (erano 199 nel 2009) mentre i Pos (i dispositivi presenti nei negozi che permettono di pagare con le tessere automatiche) sono addirittura calati dai 4.696 del 2011 ai 4.262 del 2012. Un’enormità. Ciò significa che ci sono assai meno punti commerciali.
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