Spoil system all’Ersa, “silurato” Bellini

Il posto del leghista va a Stefanelli, già vicedirettore all’Agricoltura. L’ex caporedattore Rai Marzini a un passo dal Corecom
Di Marco Ballico

TRIESTE. Lo spoil system tocca anche l’enogastronomia. La giunta regionale, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, sposta Paolo Stefanelli, già vicedirettore centrale della direzione Agricoltura, dall’Ente tutela pesca all’Ersa. Sempre di direzione si tratta. Il nuovo corso sta chiudendo le sue caselle. Una dopo l’altra. La prossima dovrebbe essere quella di Giovanni Marzini alla presidenza del Corecom.

Cambio della guardia

La nomina di Stefanelli, il cui contratto, come per tutti i direttori di nuova nomina, scadrà a fine 2014 (quando la Regione effettuerà una verifica dell’efficienza dimostrata dalla burocrazia), era nell’aria. È arrivata ieri, in seduta di giunta, una settimana dopo che Mirko Bellini, l’ex direttore dell’Ersa, era stato di fatto silurato. Indicato dalla Lega Nord, Bellini lascia l’incarico un anno prima della scadenza dopo quattro anni di lavoro, la maggior parte a stretto contatto con l’ex assessore padano Claudio Violino, con l’obiettivo comune del lancio del marchio “Tipicamente friulano”.

L’era Bellini

Nel giugno 2009 la nomina di Bellini, su proposta proprio di Violino, fu congelata per qualche settimana nel bel mezzo di uno scontro in maggioranza tra Carroccio e Pdl. Fu in particolare l’allora vicecoordinatore regionale berlusconiano Roberto Menia a premere per stoppare la nomina. Dopo aver raggiunto in passato il secondo posto, dietro a Guglielmo Berlasso (Protezione civile), tra i dirigenti più pagati di Palazzo, Bellini, con l’ultima “medaglia” del via libera europeo al marchio Aqua, garanzia di qualità delle filiere di trota, suino e mele, cade ora vittima dello spoil system.

La mission dell’Ersa

Stefanelli avrà il compito, come annunciato da Bolzonello, di riportare l’Ersa alla sua missione originaria. L’Agenzia cederà il ramo enogastronomia a Turismo Fvg e ritornerà, secondo dettato della legge istitutiva, la 8 del 2004, a occuparsi di assistenza tecnico-scientifica, sperimentazione e ricerca, formazione e aggiornamento per il trasferimento dell’innovazione, nonché di certificazione della qualità in agricoltura, pesca e acquacoltura.

Marzini al Corecom

Se la nomina di Stefanelli è ufficiale da ieri, sembra mancare solo la firma pure per la poltrona di presidente del Corecom. Il tam-tam riporta sempre l’incarico a Marzini come cosa fatta. Per l’ex direttore della sede regionale della Rai, in pensione da fine giugno, è definitivamente sfumata nei giorni scorsi la possibilità di succedere a Guido Baggi alla direzione della comunicazione regionale. Paolo Panontin, assessore della Funzione pubblica, ha infatti reso noto che la Regione, per una carica che ha anche compiti amministrativi, sceglierà un dirigente e non un giornalista.

I rifiuti sanitari

Ieri la giunta, su proposta Sara Vito, è intervenuta anche sul nodo dei rifiuti sanitari con l’approvazione delle linee guida, condivise tra direzione centrale, servizio rifiuti e strutture sanitarie, su una materia, ha commentato l’assessore all’Ambiente, «che ha un forte impatto economico, ambientale e sociale». La premessa della delibera è che i rifiuti prodotti dalle aziende sanitarie regionali nel periodo 2005-2011 hanno subito un progressivo incremento dalle iniziali 4.500 tonnellate fino a raggiungere, nel 2009, il picco di 8.700 tonnellate, per poi calare nel 2010 e assestarsi nel 2011 poco sotto le 5mila tonnellate.

La raccolta differenziata

Il provvedimento mira al recupero di materiale sanitario smaltito. Le aziende saranno tenute ad attivare la raccolta differenziata delle tipologie di rifiuti non pericolosi, avvalendosi, ove possibile, del servizio pubblico comunale. Nell'ottica della prevenzione, anche attraverso una formazione mirata del personale, si dovranno ridurre quantità e pericolosità dei rifiuti prodotti. È anche prevista una riduzione dei costi grazie all'applicazione di corrette pratiche organizzative e gestionali. «Riempiamo un vuoto legislativo – sottolinea Vito – allineandoci alla normativa nazionale e comunitaria».

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