Spiaggia Settimo Cielo, test della Git a Grado sulle nuove distanze

La società di gestione non vuole farsi trovare impreparata all’avvio anche se non sono state fissate le regole sulla sicurezza in spiaggia. Lovato: spero tutto ok

TRIESTE A un passo ormai da inizio giugno e dall’avvio dell’estate non è arrivata alcuna direttiva su come sistemare ombrelloni e altre attrezzature per un avvio della stagione in sicurezza. Un quadro di incertezza gravissimo tipico dell’Italia che non pianifica nulla e che rischia di rallentare una ripresa, sul fondamentale piano turistico, che per il settore messo in ginocchio dalla chiusura per l’emergenza virus è fondamentale.

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Chi si è recato però lungo le spiagge in questo weekend a Grado, ha potuto osservare come i responsabili di tutti gli stabilimenti balneari abbiano già preparato il più possibile le loro aree. Certo al momento non è possibile ancora sistemare ombrelloni o altre strutture, non è giunta alcuna direttiva sulle distanze di sicurezza che dovranno essere rispettate. Ma la Git, come fa sapere l’amministratore unico, Alessandro Lovato, non vuole trovarsi all’ultimo momento in difficoltà e pertanto ha già preparato, pur senza sistemare ancora le attrezzature in maniera definitiva, tutto quanto necessario per la creazione di due reparti cosiddetti speciali.



Parliamo del Settimo Cielo che si trova proprio all’inizio di questa spiaggia dove è stata prevista una distanza fra ombrelloni di 5 metri e dei piccoli “corral” del Lido di Fido che sono distanti 7 metri uno dall’altro.

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«Spero che queste distanze che credo più che opportunamente idonee, vadano bene – afferma Lovato – altrimenti saremo costretti a modificare gli impianti ma abbiamo dovuto farlo: non possiamo aspettare l’ultimo momento per poi trovarci in difficoltà alla ripartenza della stagione». Che ci sia voglia di voltar pagina e ricominciare è emerso chiaramente anche nelle due giornate scorse sull’Isola. Molti proprietari di seconde case sono tornati a riaprire gli appartamenti, sono arrivati tanti pendolari e si sono riviste le file davanti alle gelaterie. È sicuramente uno dei simboli della «rinascita dopo il coronavirus» ha commentato qualcuno.

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E se sabato i gelati sono andati a ruba, anche ieri l’affluenza non è stata da meno. Basta dire che verso le 16. 30 davanti a una delle diverse gelaterie ormai tutte aperte c’era ancora una bella coda di gente che aspettava. Il sole appena uscito, dopo una mattinata grigia, ha scaldato nuovamente. Tanta la gente anche alla domenica, meno indubbiamente di quella che si è vista sabato ma comunque parecchia anche ieri.

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Bonaventura Monfalcone-18.06.2017 Bandiera blu-Aquilonata-Spiaggia-Grado-foto di Katia Bonaventura


Oltre a quelli che hanno colto l’opportunità di riaprire la loro seconda casa si sono aggiunti, infatti, tanti altri pendolari, arrivati dalle città regionali vicine, che, specialmente nel pomeriggio, hanno fatto la gita a Grado.

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Secondo le disposizioni in vigore i proprietari delle seconde case avrebbero dovuto arrivare al mattino e tornare a casa alla sera e magari far nuovamente ritorno il giorno seguente senza fermarsi a dormire. Tuttavia pare proprio che più di qualcuno, e non solamente quelli che abitano più distanti dall’isola, si sia fermato tranquillamente a Grado per tutto il fine settimana.

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La maggior parte dei titolari di seconde case comunque, ligi alle disposizioni, hanno invece fatto la spola. Cosa che hanno fatto anche tanti diportisti che sin dalle prime ore della domenica hanno tolto i teli dai loro motoscafi per fare il primo giretto stagionale per verificare lo stato di funzionamento del motore e per riassettare io motoscafo dopo il lungo periodo di inattività. C’è voglia di voltare pagina e di iniziare la stagione turistica per far rivivere l’Isola. –

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