Spiaggia Git nel mirino del Consorzio Grado Turismo

Presentata al Comune la richiesta di concessione della parte più ambita. I piani sul litorale fermi fino alla nuova assegnazione

Antonio Boemo
La spiaggia di Grado con il parco acquatico Foto Ivan Regolin
La spiaggia di Grado con il parco acquatico Foto Ivan Regolin

Il Consorzio Grado Turismo punta alla gestione della prima parte della spiaggia principale dell’Isola, gestita oggi dalla Git. A onor del vero sarebbe forse più corretto dire che, queste almeno le voci che circolano, sono gli albergatori i primi diretti interessati a questa partita. Una proposta in tal senso è stata approvata pochi giorni fa dal Consiglio direttivo del Consorzio, tanto che è stata presentata la regolare documentazione prevista al Comune per partecipare alla gara per l’affidamento delle concessioni.

Progetto covato da tempo

È tuttavia evidente che quest’operazione era in animo da tempo, in quanto la documentazione da presentare al Comune contempla progetti, relazioni e quant’altro e i termini per aderire alla gara erano agli sgoccioli (e oggi sono scaduti). Il Comune ha ora 60 giorni di tempo per procedere con l’istruttoria. Alla riunione decisiva del Cda del Consorzio non era presente Roberto Marin, presidente della Git, che figura a propria volta fra i soggetti soci dello stesso Consorzio Grado Turismo. Fermo restando che sulle concessioni balneari non esiste ancora una decisione definitiva da parte di Roma, ma che in ogni caso il Comune le concessioni le deve pur rilasciare, questa duplice richiesta per la gestione di una parte “nobile” della spiaggia principale blocca di fatto tutte le iniziative già programmate dalla Git per il prossimo anno. È ovvio, infatti, che, se ad aggiudicarsi la concessione fosse il Consorzio, dovrebbe essere questo a decidere cosa fare per quella porzione di costa. E qui appare chiara la prospettiva che le quattro Umi, ovvero i quattro tratti d’arenile interessati alla vicenda (dal Settimo Cielo, ovvero l’inizio della spiaggia, sino all’altezza dell’Isola d’Oro, cioè quelli più richiesti e importanti dal punto di vista del ritorno economico) sarebbero gestite probabilmente dagli stessi albergatori, un po’ come avviene in certe zone della costiera romagnola.

Il resto della spiaggia

Ci si chiederà: e il resto della spiaggia principale? La Git, qualora privata dalla parte più importante, probabilmente potrebbe addirittura rinunciare a tutto, compresa la gestione della parte curativa che, si sa, fa difficoltà a pareggiare i bilanci che vengono “coperti” proprio dagli introiti complessivi della parte balneare. Ma perché si è arrivati a questo punto? Che qualche operatore già da anni puntasse a privatizzare la spiaggia principale è noto, ma quest’anno, da quanto si è capito, gli albergatori se la sono legata al dito per la decisione adottata la passata stagione dal Cda della Git di modificare l’assetto degli ombrelloni, spostando parte di quelli affittati dagli albergatori in zone diverse da quelle occupate nelle annate precedenti. Non solo. Anche gli sconti per gli albergatori erano stati diminuiti. Da qui la protesta. Cui segue ora la richiesta di una gestione diretta di un tratto di costa da parte del Consorzio Grado Turismo.

La conferma dell’interesse

«Confermo che abbiamo presentato, dopo l’approvazione del Cda, la richiesta di concessione delle prime quattro Umi della spiaggia – così il presidente del Consorzio Grado Turismo Thomas Soyer – ma in questo momento su questo tema non intendo fare alcuna dichiarazione». Si può immaginare, di converso, una patina di rabbia in casa Git, che si ritrova un simile ostacolo davanti al possibile rinnovo della concessione. Certo i titoli, i precedenti e i progetti per il futuro potrebbero far pendere la bilancia dalla parte della stessa Git, ma sino all’ufficialità della nuova assegnazione ogni piano per il futuro è destinato a rimanere fermo al palo.

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