Spiagge aperte fino a metà ottobre contro crisi e maltempo

Non tutti, ma alcuni dei concessionari balneari della località si sono detti disponibili a questo maxi prolungamento della stagione. Questo quanto emerso da un vertice al quale ha preso parte anche il sindaco Luca Fanotto
La spiaggia di Lignano devastata dal maltempo
La spiaggia di Lignano devastata dal maltempo

Si vuole insomma a tutti i costi rialzare una stagione dove a farla da padrone è stato il brutto tempo. Solo oggi sarà comunicato ufficialmente chi aderirà e con quali modalità. In un precedente vertice con le categorie molti si erano detti favorevoli a posticipare la chiusura della stagione dal 21 al 30 settembre. Ora, se il tempo dovesse reggere, c'è chi potrebbe tenere aperto anche fino al 15 ottobre. Ci sono però ancora gli ultimi dettagli da definire, dettagli che sono stati oggetto di una seconda riunione svoltasi sempre ieri ma in serata. Non tutti i concessionari sono disposti ad accogliere tale proposta. Già la stagione è stata una tra le più difficili degli ultimi anni. Vuoi la crisi, vuoi le tante giornate di pioggia e di nuvole che hanno tenuto i turisti lontani dalle spiagge. Aprire significa ulteriori spese di personale e costi che forse al termine di un'estate come questa per molti sono difficili da sostenere. La Lignano Pineta spa ha già preannunciato che «per noi è impensabile – secondo quanto riferito dal vicepresidente Giorgio Ardito - tenere aperto fino a metà ottobre». Ci si appiglia alla speranza del meteo. Se c'è il sole il mese di settembre potrebbe dare buone soddisfazioni agli operatori. Certo, se si decide di allungare la stagione deve essere fatto un gioco di squadra tra tutte le categorie economiche. Questo era quanto auspicato e ribadito martedì sera in consiglio comunale dal sindaco Luca Fanotto. La località balneare, va detto, non sta a guardare e cerca di reagire tentando si trovare delle soluzioni per risollevarsi. Il brutto tempo, con nuvole, pioggia e temperature autunnali, ha messo in ginocchio la riviera. Non solo, Lignano ha dovuto fare i conti di recente anche con una “bomba d'acqua” che ha provocato nell'arco di un paio d'ore decine di allagamenti a strade, piazze, hotel e locali e, pochi giorni dopo, con una tromba d'aria abbattutasi sull'ufficio 7 a Sabbiadoro che in pochissimi minuti ha spazzato via ombrelloni, sdrai e barche. In entrambi i casi la situazione nell'arco di breve tempo è ritornata alla normalità e la località subito dopo era già pronta per ospitare i turisti e offrire loro i servizi. L'ennesimo duro colpo. I concessionari balneari, coloro che hanno sofferto maggiormente a causa di un'estate mai realmente partita, non vogliono mollare.

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