"Spese pazze" in Regione: tesoretto tagliato a De Anna e Tononi
TRIESTE. È stata accordata ieri a Elio De Anna, Uberto Fortuna Drossi, Gilberto Paris Lippi e Piero Tononi la restituzione in un'unica soluzione dei contributi pensionistici depositati durante il mandato in Regione. Il trattamento non è tuttavia uguale per tutti: De Anna e Tononi andranno infatti incontro a una momentanea decurtazione, operata dagli uffici regionali, in attesa della conclusione dei procedimenti pendenti dopo le inchieste sui rimborsi presentati dagli eletti nella scorsa legislatura, a copertura di cene, viaggi, regali e spese di rappresentanza non giustificabili e a volte surreali.
I quattro consiglieri (il solo ancora in attività è De Anna) sono gli ultimi ad aver fatto valere la legge del 2011, che consente appunto di riscuotere in un colpo solo quanto versato durante il mandato per la futura corresponsione del vitalizio. Un unico maxi assegno al posto della rata mensile, la cui erogazione sarebbe cominciata al compimento dei 65 anni. L'Ufficio di presidenza ha così messo a disposizione del quartetto un totale di poco inferiore al mezzo milione di euro lordo.
Uberto Fortuna Drossi (Cittadini) riceverà 126.011 euro, per la legislatura 2003-2008, mentre Gilberto Paris Lippi (An) riscuoterà 109.748 euro per il periodo 1998-2003. Elio De Anna e Piero Tononi (entrambi Pdl) potranno infine contare rispettivamente su 123.009 e 123.176 euro, per la consiliatura 2008-2013: ma le somme sono appunto soggette a parziale congelamento in attesa degli sviluppi giudiziari.
La riduzione è significativa nel caso di Tononi, minima in quello di De Anna. Il primo aspetta di giungere a una doppia sentenza definitiva. Da una parte, ha già incassato nel 2014 il verdetto di primo grado della Corte dei conti, che lo ha condannato a rimborsare 24.891 euro alla Regione, divenuti 25.601 dopo rivalutazioni e interessi correnti. Dall'altra, dovrà andare incontro al rito abbreviato nel processo davanti alla Procura di Trieste, per una responsabilità che ammonta a 23.070 euro. In attesa della conclusione dei procedimenti in sede contabile e penale, l'Ufficio di presidenza ha deciso di trattenere le somme in discussione, ammettendo per Tononi una restituzione che ammonta al momento a 74.505 euro lordi.
Molto più lieve il caso di De Anna, per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per una contestazione da 516 euro: l'ex assessore allo Sport potrà dunque intascare quasi tutta la cifra spettante, ovvero 122.493 euro. La sospensiva era già toccata in sorte pure all'ex governatore Riccardo Illy, vistosi decurtare di circa 74mila euro i 126mila a lui spettanti. La trattenuta corrisponde alla cifra contestata a Illy dalla Corte dei conti, che nell'aprile 2014 ha giudicato colpevole in secondo grado tutta la giunta dell'epoca per un danno erariale da 700mila euro, per violazione delle norme di imparzialità della pubblica amministrazione in un'operazione di vendita di alcune proprietà della Regione.
Soltanto Fortuna Drossi e Paris Lippi sono quindi certi da ieri di percepire l'intera somma. Un sollievo soprattutto per il primo, che solo pochi mesi fa aveva visto sfumare la conquista dell'assegno mensile (circa 2mila euro lordi), dopo la decisione della Regione di innalzare da 60 a 65 anni l'età per cominciare a ricevere il dovuto. La corsa all'incasso finisce qui: richieste analoghe non ci saranno in futuro, dal momento che il vitalizio è stato definitivamente abolito nell'attuale legislatura e che sono state ormai trattate tutte le domande presentate dai consiglieri che non hanno voluto aspettare i 65 anni o che hanno preferito evitare possibili leggi retroattive, che potessero mettere in discussione i livelli del vitalizio. Alla fine dei giochi, poco meno di sessanta consiglieri hanno presentato richiesta, per un totale di oltre 3 milioni di euro lordi di liquidazioni riconosciute.
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