Spese “pazze”, ciclone bis a Palazzo

Contestati dalla Corte dei conti acquisti per 1,5 milioni fatti tra 2010 e 2012. Inviti a comparire per 20 eletti
Un'immagine del Consiglio regionale
Un'immagine del Consiglio regionale

“Spese pazze” in Consiglio regionale per un altro milione e mezzo. E di nuovo venti ex o attuali consiglieri che dovranno giustificare come hanno utilizzato quei soldi pubblici. E spiegare perché hanno comprato capi d’abbigliamento e casalinghi, gioielli e gomme per l’auto, profumi e regali. O perché hanno pagato camere d’albergo e fatto viaggi, anche all’estero, e con chi hanno pranzato e cenato con i soldi della Regione. L’accusa, per tutti e venti, è di danno erariale.

La Procura regionale della Corte dei conti ha ultimato l’esame di scontrini e fatture di tutte le spese del 2010 e del 2012 e delle rimanenti 2011 - perché sulla rappresentanza sono già in corso i provvedimenti e sono state emesse sentenze -. Dalla sede della magistratura contabile sono stati staccati 20 nuovi inviti a dedurre, cioè la richiesta formale a motivare l’uscita di ogni centesimo. Una volta notificato l’atto, i consiglieri avranno trenta giorni di tempo per rispondere, poi dalla Procura sapranno se i casi sono archiviati oppure se e chi andrà a processo.

Coinvolti quattro gruppi
Saputo della nuova indagine molti si sono presentati spontaneamente dal procuratore regionale Maurizio Zappatori e hanno già risarcito la Regione, per chiudere subito la vicenda. Così la Procura ha recuperato 300 mila euro. Per altri invece i conti non tornano, non per Zappatori. Che contesta somme utilizzate in modo illegittimo a quattro ex gruppi consiliari e quindi chiama in causa gli ex capigruppo. La Lega e Danilo Narduzzi dovranno giustificare l’uso di 387 mila euro; i Cittadini e Stefano Alunni Barbarossa 268 mila euro; il Misto e Roberto Asquini 195 mila euro e Sinistra l’Arcobaleno (Sa) e Igor Kocijan›i› 134 mila. Un gruzzolo complessivo da 984 mila euro in tre anni, che per i magistrati è stato utilizzato in modo illecito. Idv, invece, ha giustificato tutto.

Gli altri 16 eletti
Zappatori contesta invece a sedici ex o attuali consiglieri spese proprie per complessivi 516 mila euro. Per il Misto, oltre ad Asquini, sono chiamati a motivare le spese Edouard Ballaman, Paolo Ciani e Luigi Ferone; per il Carroccio, oltre a Narduzzi, l’invito arriverà ad altri quattro consiglieri; per i Cittadini ad Alunni Barbarossa e Piero Colussi; a cinque esponenti del Pdl; a uno del Pd; a uno dell’Udc e per Sa dovranno chiarire Kocijan›i› e a un altro esponente.

Chi ha già rimborsato
La somma più alta è stata consegnata dall’ex capogruppo Pdl, Daniele Galasso, che ha giustificato la maggior parte delle uscite di bilancio e per quelle in dubbio ha reso 26 mila euro. Anche il Pd, con l’ex capogruppo Gianfranco Moretton, vuole rimborsare la somma che non riesce a motivare nei dettagli e martedì consegnerà 22mila euro. L’ex numero uno dell’Udc, Edoardo Sasco, ha restituito 9mila euro. Cifre rese per il gruppo. Gli altri 37 esponenti della Consiglio - nella scorsa legislatura gli eletti erano 59 - hanno ricontrollato scontrini e ricevute e uno alla volta hanno risarcito tutto, per chiudere i conti con la Procura.

I soldi recuperati dalla Procura
L’indagine sulle spese di rappresentanza 2011, invece, è ultimata da tempo. La Procura contabile ha contestato l’utilizzo illegittimo di 538mila euro, di cui 340mila già oggetto di sentenze di risarcimento. Altri 158mila euro, invece, sono stati recuperati perché restituiti dai consiglieri senza passare dal processo.
 

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