Specialità e ricette tipiche del Continente nero è il Borgo Africa la novità
Le indiscutibili novità dell’edizione 2019 di Gusti di frontiera? Non v’è dubbio. A stupire i golosi che accorreranno a Gorizia ci saranno le ricette e i piatti tipici di Tunisia, Madagascar, Nigeria, Senegal, Costa D’Avorio, Etiopia, Egitto e altri Paesi del Nord Africa, dell’Africa meridionale e centrale per un totale di 19 stand.
Dopo le novità della scorsa edizione con l’introduzione, oltre che di Australia, Nuova Zelanda e Siria, del Camerun e del Marocco sarà proprio il Continente nero la new entry di quest’anno di “Gusti di frontiera”, in programma da domani al 29 settembre, che invaderà la città di Gorizia con ben 413 stand enogastronomici distribuiti in circa 20 location, tra Borghi geografici e percorsi tematici. Il Borgo si snoderà nel tratto di corso Verdi adiacente al Museo di Santa Chiara e alla Posta centrale. «Già negli anni scorsi c’erano alcuni stand in rappresentanza di alcuni Paesi del continente nero – ricorda l’assessore comunale ai Grandi eventi, Arianna Bellan – ma, quest’anno, abbiamo voluto creare un borgo dedicato su cui puntiamo molte delle nostre carte». Insomma, par di capire che le aspettative siano notevoli.
Ma tante, gradite novità le riserverà anche il Borgo Italia, il più ricco per numero di proposte con ben 53 stand che danno spazio alla variegata tradizione culinaria italiana. L’offerta non tradirà sicuramente le aspettative del pubblico di Gusti e si dipanerà fra corso Italia, via Diaz, via Garibaldi e via Mazzini.
Alcune novità: dall’Emilia Romagna la tradizione della pasta fresca fatta rigorosamente a mano; dal Veneto, precisamente sul limite della gronda lagunare in località Punta Sabbioni a Cavallino Treporti, da impianti di elicicoltura arriveranno le chiocciole, ma da questa regione anche le frittole e i dolci al cucchiaio veneziani; dal Lazio attenzione ai carciofi alla Giudia ma anche ai panini con salsiccia e broccoletti, con porchetta e gli arrosticini; da Bologna i famosi tortellini; dall’Abruzzo l’aglio di Sulmona.
La Liguria proporrà le focacce tipiche genovesi, le torte salate, la farinata, il pesto genovese. La Toscana si presenterà, invece, con i suoi gustosissimi piatti di carne fiorentina, il vino Chianti, i formaggi pecorini stagionati sotto vinaccia, sotto foglie di noce, sotto foglie di castagno, sotto erba medica, sotto paglia, sotto cenere, ma anche la trippa alla fiorentina, la ribollita, i crostini di fegatini.
C’è da scommettere che in molti gradiranno l’offerta della gastronomia tipica valdostana con la somministrazione di patate fritte con raclette di fontina e tartufo accompagnati da birra artigianale del posto. E molto altro ancora, tanto quanto offre di specialità e genuinità il paese Italia.
Tante novità anche nel Borgo Oriente, situato in piazzetta Donatori di Sangue e via Boccaccio, dove oltre a gustare le migliori ricette della cucina indiana, tailandese, vietnamita e araba, si potranno trovare molti prodotti di artigianato orientale: dall’abbigliamento in pregiata seta indiana alle bambole giapponesi Kokeshi in legno, risalenti al nord del Giappone e tutte dipinte a mano da abili artigiani; dalle statue di Buddha e della dea Kali ai prodotti naturali per il benessere del corpo quali gli olii essenziali, gli indumenti in lana di alpaca, i saponi artigianali e gli incensi tibetani e nepalesi.
In questo borgo, inoltre, sarà proposto lo zafferano direttamente dall’Afghanistan, considerato in questo Paese «l’oro nero», raccolto dai pistilli di questo fiore di montagna. Non mancherà la cucina israeliana che riscuote sempre grande successo proponendo il kebab cucinato seguendo i dettami della religione ebraica. —
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