“Specchi”, s’inaugura con la banda

Domani riapre il Caffè. Tra gli invitati Massimo Zanetti, patron della Segafredo
Silvano Trieste 22/03/2012 Caffe' degli Specchi, preparativi per l'inaugurazione
Silvano Trieste 22/03/2012 Caffe' degli Specchi, preparativi per l'inaugurazione

«Stiamo lavorando per restituire il locale alla città». La scritta, firmata da Peratoner, è affissa alle vetrine del Caffè degli Specchi. La “riconsegna” avverrà domani alle 17, orario d’inizio della cerimonia d’inaugurazione aperta al pubblico. Un’inaugurazione con la banda. «Il locale non è nostro, ma è patrimonio della città a cui vogliamo restituirlo» ripete Enzo Friolo, il comandante triestino chiamato a dirigere il Caffè assieme al cognato Giuseppe Faggiotto proprietario della Pasticceria Peratoner di Pordenone e produttore dell’omonimo cioccolato. Gestiranno lo storico locale di piazza Unità per conto della Segafredo Zanetti che l’ha preso in affitto dalle Assicurazioni Generali.

Tutto è pronto per il taglio del nastro. O quasi. È una corsa contro il tempo per garantire il decollo del locale. «Abbiamo ancora 24 ore», sprona tutti Faggiotto. E Friolo cerca di mettere ordine tra carte da firmare, corsi del personale da finire e un listino prezzi da costruire. Il cappuccino sarà quello triestino, compresa la variante “capo in b”. «È un must a Trieste. Su questo non si scherza», assicura il comandante che, nonostante le sue 15mila ore di volo, non ha dimenticato le stravaganze triestine.

Il programma dell’inaugurazione è tutto un programma. Alle 17 la Banda Refolo partirà da piazza della Borsa a suon di marce austroungariche per arrivare in piazza unità con una marcia americana. «In onore di chi per otto anni occupò il caffé», spiega Friolo. In realtà fu la Royal Navy (la Marina Britannica) a requisire nel 1945 il locale e a farne il proprio quartier generale. Fino al 1953, ossia al ritorno Trieste all´Italia, i triestini potevano frequentarlo solo se accompagnati da militari britannici. Forse sarebbe stato più indicato “Pomp and Circumstance” di Elgar. Particolari. La Refolo terminerà l’esibizione con un “must”: “Le ragazze di Trieste”. A questo punto due ragazze, addobbate in modo floreale, consegneranno su un cuscino le chiavi del Caffè. E finalmente si entrerà all’interno dove un coro veneziano di dodici elementi con un baritono cinese intonerà “Exsultate, Iubilate” di Mozart. A seguire, la benedizione del locale da parte di don Alessandro della Chiesa del Rosario. Poi il coro si sfogherà con un repertorio profano: i Carmina Burana, un’aria della Carmen (in francese, precisa Friolo) e un walzer di Strauss.

Tra gli invitati eccellenti c’è Massimo Zanetti, patron della Segafredo. «Il senatore», specifica Friolo ricordandone l’elezione del 1994 a palazzo Madama per Forza Italia. Invitati - e dati per presenti - i sindaci e i prefetti di Trieste e Pordenone, oltre al baritono del Verdi Paolo Rumez, a una cantante della Scala di Milano e a Claudio Magris (anche se non ha ancora risposto al fax). Un evento, non c’è che dire. (fa.do.)

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