Spazio raddoppiato e 134 anni: il calzaturificio Donda in festa
Il negozio di largo Barriera ha voluto celebrare con autorità e cittadini i traguardi raggiunti. Il titolare Massimo alle istituzioni: «Tutelate le antiche botteghe». Area espositiva rinnovata
TRIESTE Con i suoi 134 anni di attività, Donda si conferma il più antico negozio di calzature della regione e il terzo d’Italia. Un lungo percorso quello dell’attività di largo Barriera, che ha raccolto i cambiamenti culturali, sociali e le abitudini di questa città. Un’attività che, cogliendo le opportunità commerciali offerte dall’attività portuale di Trieste, al commercio al dettaglio affiancò per anni anche quello all’ingrosso.
Sabato la famiglia Donda ha voluto condividere con la città questo traguardo e il raddoppio dell’area espositiva, organizzando una festa. Una torta di 5 metri quadrati, musica, brindisi e un appello di Massimo Donda alle istituzioni: «Tutelate le antiche botteghe». A raccogliere questa richiesta è stato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga. «Ringrazio la famiglia Donda – ha sottolineato il governatore – perché è merito anche di persone come loro se stiamo superando questo momento difficile. I Donda non hanno mollato, ci hanno creduto, puntando sul futuro: cinque generazioni rappresentano un pezzo di storia di Trieste, un pezzo di storia di questa comunità. La storia, l’economia, il lavoro di Trieste devono trovare sostegno nelle istituzioni».
Il sindaco Roberto Dipiazza, ricordando la riqualificazione di quell’area realizzata nel corso dello suo precedente mandato, ha evidenziato le grandi capacità dei Donda «che in un momento buio hanno avuto la lucidità di investire e ora raccoglieranno i risultati».
Il calzaturificio Donda nasce con esattezza il 4 ottobre 1887 in un altro foro commerciale di largo Barriera, in Contrada del Corso. Inizialmente, alla propria produzione affianca la commercializzazione di modelli provenienti da Vienna e da Vigevano. Ben presto, al punto vendita si affianca un magazzino per la vendita all’ingrosso in Istria e Dalmazia. Nel 1923 Romeo Donda, figlio del fondatore, inizia la produzione in serie, con macchinari appositamente progettati, e nel 1935 l’impresa viene trasferita nella sede attuale. Negli anni Sessanta Fabio Donda, terza generazione, prende in mano l’attività paterna, dedicandosi ad espandere e consolidare l’attività di vendita all’ingrosso. Anni dopo, nel 1984, con la fornitura di macchinari e know how a un’azienda manifatturiera sovietica, il calzaturificio Donda arriva persino a Mosca e a Ulan Bator, capitale della Mongolia.
Oggi a guidare quell’esercizio commerciale c’è Massimo Donda, affiancato anche dalla figlia Beatrice. Lo sguardo è, dunque, proiettato al futuro, ma con solide basi nella storia che hanno consentito al negozio di affrontare anche la battaglia imposta dalla pandemia. All’interno del punto vendita di Trieste c’è un piccolo museo con oltre un centinaio di pezzi unici esposti, creati dal 1887 al 1960.
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