Sparatoria di Barcola, i testimoni: «Me lo sono trovato davanti. Poi urla e colpi di pistola»
TRIESTE «Ero nella mia auto, stavo andando a casa. Ho imboccato come sempre salita di Contovello. Mai avrei immaginato che quelle persone fossero dei poliziotti in borghese. Quando hanno sparato ho preso davvero paura. Non ho mai assistito a una scena del genere, sono sconvolta». È ancora agitata quando pronuncia queste parole la donna che ieri, a ora di pranzo, si è trovata in mezzo a un vero e proprio inseguimento.
Era al volante del mezzo che ha bloccato involontariamente per qualche secondo l’auto del triestino di 47 anni, poi braccato e catturato dalla Squadra mobile, supportata dalle volanti. «Mi ero appena appena inserita nella via – spiega ancora scossa la signora, residente a Barcola –, quando è arrivata una macchina bianca che scendeva a velocità elevata. Come faccio sempre, ho incominciato a indietreggiare, anche perché pensavo che l’auto davanti stesse scivolando o avesse dei problemi ai freni e quindi mi sono spostata. All’improvviso però, dall'auto dietro quella bianca, sono uscite delle persone, che all’inizio non ho capito essere dei poliziotti in borghese. “Si blocchi, si blocchi, non si muova”, mi hanno detto. Io avevo mia madre di 96 anni in auto, non capivo nemmeno che cosa stesse succedendo, mi sono leggermente arretrata, lui è scappato e la polizia ha sparato».
Proprio dietro la signora c'era un uomo, che al momento della sparatoria si trovava a bordo di uno scooter. «Ho visto il Suv sceso a grande velocità da Contovello – spiega –. La signora lo ha in parte bloccato. Nel momento in cui il guidatore non è riuscito a proseguire, sono comparse tre persone in borghese, una delle quali armata, che hanno circondato l’auto intimando al conducente di uscire. Nel frattempo la signora, un po’ frastornata da questa situazione, ha fatto retromarcia, azione che è stata sufficiente alla macchina circondata per partire ad alta velocità e imboccare viale Miramare».
Alla scena, dai contorni inizialmente fumosi, hanno assistito tante persone, semplici passanti o bagnanti accorsi dalla spiaggia per vedere che cosa fosse successo. «Stavo scendendo dalla bici – afferma una donna –, ho sentito degli spari. I poliziotti erano in borghese, non avevo capito fossero delle forze dell’ordine. Li ho visti con le pistole in mano e poi è passata un’auto civetta su viale Miramare, che sfrecciava con le porte aperte: sono saltati dentro in corsa dietro al fuggitivo che correva velocissimo».
Gli spari sono stati inoltre avvertiti da diversi residenti del colle di Contovello. «Erano le 13.17, ho sentito le urla, tre spari e poi le sirene», sottolinea una donna che si è immediatamente allarmata: «Ho capito subito che si trattava di qualcosa di grave».
Grande paura anche nel vicino ristorante Pescatore, dove il titolare in quel momento stava pranzando con la famiglia: «Ho sentito anche io degli spari – dice –: ho detto subito a tutti di abbassarsi a terra. Prima ho solo sentito i colpi, assieme a delle urla, che però non erano molto nitide. Poi ho visto un poliziotto che sparava. Ma dalla mia terrazza non si vede molto. È sfrecciata poi una macchina, ancora però non avevo capito che cosa stesse succedendo. È stato tutto molto rapido: ho pensato in realtà che ci fosse stato un investimento e che qualcuno, impazzito, si fosse subito vendicato sparando». —
B.M.
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