Spara ai vicini molesti: paga e il reato si estingue

Il monfalconese di 35 anni aveva esploso i colpi in direzione della campagna: ha evitato il processo versando 183 euro tra ammenda e le spese
Bonaventura Monfalcone-22.08.2017 Polizia stradale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-22.08.2017 Polizia stradale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

TRIESTE Quella sera non mancava una certa animazione, la confusione dei vicini deve aver disturbato il giovane uomo, tanto che, ad un certo punto, s’era risolto a reagire con l’intento di porre fine al “baccano” ritenuto insopportabile.

Una reazione temeraria, considerato che il monfalconese, uscito nel suo terrazzo con la pistola in mano, aveva sparato una serie di colpi in aria, in direzione della campagna.

Il trentacinquenne è stato accusato di uso improprio dell’arma, ma ha evitato il processo attraverso l’oblazione, ovvero il pagamento di un’ammenda di circa 183 euro, a fronte dell’estinzione del reato.

Il fatto risale al mese di luglio 2016. Era sera inoltrata, tra le 22 e le 23, quando erano esplose le detonazioni rieccheggiate distintamente nel buio, verso l’area aperta. L’uomo, infatti, aveva recuperato la sua pistola Beretta, regolarmente detenuta, e affacciatosi al balcone aveva premuto il grilletto.

Quei botti inequivocabili avevano evidentemente turbato anche i residenti della zona, con la richiesta di intervento delle forze dell’ordine. Erano giunti i poliziotti del Commissariato cittadino che, presentatisi all’abitazione del monfalconese, avevano posto sotto sequestro la pistola, a fronte quindi dell’accusa di utilizzo improprio dell’arma.

Iniziato il giudizio, il monfalconese, rappresentato dall’avvocato Massimo Bruno, ha richiesto l’ammissione all’oblazione, che nel diritto processuale penale è «una causa di estinzione del reato limitata alla contravvenzione».

Istanza accolta dal giudice in virtù delle modalità con le quali il trentacinquenne ha esploso i proiettili, rivolti in direzione della campagna antistante. Un fatto pertanto più lieve rispetto ad esplosioni indirizzate invece verso abitazioni o adunanze di persone, in riferimento alla portata dei rischi connessi all’evento. Da qui, dunque, il pagamento da parte del monfalconese dell’ammenda e delle spese di procedimento.

«L’oblazione - ha osservato l’avvocato Bruno - è una causa di estinzione del reato prevista per le contravvenzioni punite con la pena della sola ammenda, oppure in alternativa con l’arresto. Chi chiede di essere ammesso all’oblazione, prima dell’apertura del processo deve versare una somma corrispondente alla terza parte o alla metà del massimo della pena pecuniaria stabilita per il reato contestato, oltre alle spese del dibattimento. Il beneficio – ha continuato il legale – è la dichiarazione dell’estinzione del reato, quindi nessuna condanna. Nel caso specifico – ha concluso l’avvocato Bruno –, il processo è stato evitato con il versamento dei circa 183 euro, comprensivi delle spese di procedimento».—


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo