Spalato sfiora i 100 contagi: «Troppa gente in giro»

Nella contea le cifre più alte dopo Zagabria, primi quattro casi fra minorenni. La Protezione civile ammonisce: ancora scarso il rispetto delle regole
Il presidente dello Staff della Protezione civile Luka Brčić. jutarnji.hr
Il presidente dello Staff della Protezione civile Luka Brčić. jutarnji.hr

FIUME Nove casi in più in sole 24 ore nella contea di Spalato, che con il totale a quota 99 malati diventa in Croazia la seconda area più colpita dopo quella di Zagabria, dove si contano 435 degli 867 contagi complessivi nel Paese. Lo staff spalatino della Protezione civile ha reso noto che nella regione sono stati rilevati anche quattro casi - i primi, dopo quelli registrati a Zagabria e nel Quarnero - che riguardano minorenni, ricoverati al Centro clinico–ospedaliero cittadino ma in condizioni - a quanto filtra - non gravi. Dei nove nuove casi, sette riguardano Spalato, uno Salona e uno Signo (Sinj). All'ospedale maggiore cittadino sono attualmente ricoverati 31 malati di coronavirus di cui cinque con il respiratore, tutti giunti da Sebenico e da Ragusa (Dubrovnik).

L’isola dalmata di Murter è in quarantena
Agenti bloccano l’ingresso a Murter (foto jutarnji.hr)


Ci sono 2.415 persone nella contea cui è stato ordinato l’isolamento domiciliare, ha dichiarato Luka Brčić, presidente dello Staff regionale della Protezione civile, esortando ancora una volta «i dalmati a obbedire alle disposizioni delle autorità centrali: in Croazia non c'è una suddivisione tra nord e sud, tutti dobbiamo remare nella stessa direzione, altrimenti le conseguenze del Covid-19 saranno paurose. Ci sono in Dalmazia - ha ammonito Brčić - ancora troppi contatti sociali e poca obbedienza. Dobbiamo invertire simili comportamenti per non rovinare quanto di buono fatto finora».

Sta salendo intanto il malumore tra gli abitanti del capoluogo dalmata per la chiusura del mercato centrale dove si potevano acquistare verdura, frutta, miele, olio d'oliva, aceto e altri prodotti della terra. La mossa che ha portato alla chiusura delle bancarelle all'aperto sta mettendo in ginocchio i produttori del settore ortofrutticolo e le conseguenze saranno devastanti. Nel frattempo è stata completata la disinfezione dell’ospedale ortopedico di Zaravecchia (Biograd na Moru), focolaio dell'infezione nella Contea di Zara, chiuso da giorni. Il nosocomio potrà ora ospitare malati di coronavirus con sintomi lievi, facendo allentare così la pressione sull'Ospedale maggiore di Zara.

Anche l’isola di Cherso toccata dal contagio


Più a nord, nella Regione del Quarnero e Gorski kotar, i casi di contagio sono complessivamente 46, di cui 7 rilevati nelle ultime 24 ore. Tutti i nuovi malati si trovavano in autoisolamento. Dei 46 contagiati, tre sono stranieri. Due le persone che hanno bisogno della respirazione artificiale: sono due donne, di cui una giunta dall'ospedale di Pola. Stando infatti ad accordi raggiunti tempo fa, tutte le persone residenti in Istria, Quarnero e regione della Lika e di Segna che necessitano di respiratore vengono ricoverate a Fiume. Nella contea quarnerino–montana (290 mila abitanti) si contano 46 contagiati, e a oggi nessun decesso.

Ad Abbazia intanto sono stati registrati i primi casi, cinque per la precisione, come ha reso noto il sindaco Ivo Dujmić: due dei colpiti sono zagabresi, altrettanti hanno passaporto straniero, uno solo risulta abbaziano. I tre cittadini croati hanno contratto la malattia sciando all'estero. Sempre oltreconfine si sono malati anche i due cittadini stranieri. —

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