Spalato la città croata in cui si vive meglio
FIUME. Messaggio agli abitanti della Croazia: «È nelle regioni costiere che si vive meglio, condizioni ben più allettanti rispetto al resto del Paese».
È la valutazione che emerge dopo la recente inchiesta di Forbes che ha preso in esame le condizioni di vita e di lavoro nelle 127 città della Croazia, indagine che ha permesso di arrivare alla lista Top 20.
La classifica vede al primo posto la città di Diocleziano, quella Spalato così prepotentemente lanciata in campo turistico e dove le opportunità di lavoro crescono di anno in anno.
A detta di Forbes, la speciale graduatoria piazza in seconda posizione la capitale croata, Zagabria. Tra le prime 20 troviamo numerose città adriatiche, ovvero le istriane Rovigno, Parenzo, Pola e Cittanova, le quarnerine Fiume e Buccari e le dalmate (oltre alla predetta Spalato) Ragusa, Salona, Sebenico e Zara.
Ci sono anche località delle regioni continentali della Croazia, come ‹akovec, Karlovac, Velika Gorica, Sveta Nedjelja, Varaždin e Samobor. Quivi compresa naturalmente la citata Zagabria.
Rispetto all’ultima inchiesta del team Forbes, avutasi nel 2012, è aumentato il numero di città adriatiche inserite nella lista delle migliori 20.
Tre anni fa erano solo 6, oggi se ne contano 11. La quarnerina Castua – pochi chilometri a ovest di Fiume – non può essere considerata località costiera, trovandosi a monte di Abbazia, come nemmeno Pinguente, posizionata nel nord della Penisola istriana.
A proposito della Perla del Quarnero, va riferito che nel 2012 Abbazia si trovava nella Top 20, mentre ora risulta retrocessa assieme ad Umago.
Spalato ha scalzato dalla vetta Rovigno e Parenzo, che restano comunque ai primi posti (rispettivamente al terzo e quarto), con tre new entry, Zara, Sebenico e Salona.
La squadra di Forbes, capeggiata dalla ricercatrice dell’Istituto economico di Zagabria, Maruška Vizek, ha studiato a fondo la situazione esistente, come già detto, in 127 città, dove vivono 80 mila imprenditori e poco più di 3 dei 4,5 milioni di abitanti quanti ne conta l’ex repubblica jugoslava.
Il risultato finale riguarda il mix di dati statistici relativo ai datori di lavoro, l’attuazione dei bilanci municipali, la qualità della vita (comprendente anche istruzione, cultura, sport) e la media degli stipendi e delle pensioni.
L’attenzione dei ricercatori si è concentrata pure sul confronto tra i dati 2008 e 2015, con il primo anno che riguarda l’inizio della crisi economica in Croazia. Si è voluto insomma capire il grado di resistenza delle città alla recessione.
Non ultimi i dati demografici concernenti il tasso di natalità e mortalità, come pure l’indice di vecchiaia.
Avere il mare davanti, dunque, sembra concedere una marcia in più, non fosse altro per i flussi turistici che contribuiscono ad aumentare il tenrore di vita degli abitanti e rimpinguono anche le casse dei rispettivi comuni.
Questa la classifica:1. Spalato 2. Zagabria 3. Rovigno 4. Parenzo 5. Fiume 6. Ragusa 7. ?akovec 8. Salona 9. Karlovac 10. Pola 11. Velika Gorica 12. Sebenico 13. Sveta Nedjelja 14. Varaždin 15. Castua 16. Zara 17. Buccari 18. Pinguente 19. Cittanova e 20. Samobor.
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