Spaccio in piazza Libertà Arrestati quattro rifugiati

Nuova operazione ma copione già visto per la Polizia di Stato in azione contro lo spaccio di droghe “leggere” specie tra i giovanissimi.Anche stavolta, dopo gli episodi dello scorso anno e una prima...
Nuova operazione ma copione già visto per la Polizia di Stato in azione contro lo spaccio di droghe “leggere” specie tra i giovanissimi.

Anche stavolta, dopo gli episodi dello scorso anno e una prima tranche dell’attuale Operazione Donota, a finire nella rete degli investigatori un gruppo di cittadini afgani e pachistani, richiedenti asilo o con il beneficio già accordato. Nella mattinata di ieri, in seguito alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trieste e svolte dalla Squadra mobile della Questura, sono stati tratti in arresto quattro cittadini stranieri, tutti senza fissa dimora, «poiché resisi responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish»: Sadar Rehman, nato in Pakistan, classe 1993, titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria; Imran Khan, nato in Pakistan, classe 1981, richiedente asilo; Abdul Rahman Niazi, nato in Afghanistan, classe 1993, richiedente asilo; Omat Kharotai, nato in Afghanistan, classe 1994, titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria.

Gli arresti sono stati effettuati appunto nell’ambito della seconda fase dell’Operazione Donota, che aveva portato in manette nel gennaio scorso quattro persone.

Anche in questo ultimo caso l’intervento «ha consentito di svolgere una mirata azione di contrasto, volta ad arginare il fenomeno dello spaccio».

Le attività si sono concentrate tra i mesi di marzo e aprile scorsi, quando sono stati documentati diversi episodi di cessione di hashish da parte degli indagati nei pressi di piazza della Libertà, l’area scelta dai “pusher” come “base”. I questa area, infatti, venivano avvicinati dai clienti in cerca di dosi di stupefacente. La “Donota” - sottolinea una nota della Questura - fa seguito e costituisce il proseguo di altre operazioni, denominate “Molo Audace” e “via Geppa”: avevano consentito rispettivamente l’arresto di 11 e sei cittadini afgani, tutti richiedenti protezione internazionale, con l’accusa di spaccio di sostanza stupefacente. Anche in questo caso - specifica la Questura - gli arrestati erano diventati un punto di riferimento per i consumatori locali, soprattutto giovanissimi.

L'operazione, oltre agli arresti, ha portato al sequestro di numerose dosi di droga già confezionante e pronte per la vendita. Numerose le perquisizioni effettuate dagli inquirenti, anche con l’ausilio di unità cinofila della Guardia di finanza. Tutti gli arrestati, a eccezione di Imran Khan, sono stati rintracciati presso il Silos, dove sono stati effettuati controlli e identificazioni a carico dei circa 30 stranieri presenti. Gli uomini della Mobile, coordinati dai magistrati inquirenti, continuano l’attività per individuare nuovi luoghi di smercio e i relativi responsabili.

Riproduzione riservata © Il Piccolo