Spaccio di droga vicino a stazione e Silos, arrestati due italiani e un richiedente asilo
TRIESTE. Un’articolata indagine diretta dalla Procura di Trieste e condotta dalla Squadra Mobile ha permesso di arrestare A.S. italiano 33enne residente nel capoluogo giuliano, con precedenti specifici, S.F., italiana 18enne residente nel rione di San Giacomo, e G.R., iracheno richiedente asilo.
È il risultato ottenuto grazie alla prosecuzione delle indagini che, nello scorso maggio, avevano già condotto all’arresto di un giovane iracheno M.Z.D.N. e di una italiana coinvolti con gli altri tre indagati in un’attività di spaccio di varie tipologie di droga nelle piazze triestine.
Gli indagati, spesso osservati in compagnia di altri spacciatori e di vari consumatori di droga, erano soliti gravitare nell’area della stazione e del Silos, zone già al centro di altra attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile giuliana e diretta dalla locale Procura, culminata in marzo con l’arresto di numerosi spacciatori che si trovavano all’interno della fatiscente struttura.
In particolare, S. F., seppur appena maggiorenne, in aprile era stata trovata in possesso di alcune dosi di eroina che aveva poco prima acquistato a Mestre col fine di rivenderle successivamente a Trieste.
Il 33enne A.S., già gravato da precedenti specifici, si è, invece, distinto per la particolare modalità di vendita dello stupefacente tesa a soddisfare le richieste dei propri “clienti”: dopo aver acquisito le ordinazioni dai vari acquirenti, infatti, si recava a bordo della propria auto in Slovenia, dove acquistava lo stupefacente, per poi tornare a Trieste e consegnarlo direttamente a domicilio.
Altre volte provvedeva ad accompagnare direttamente alcuni acquirenti, ritenuti meritevoli di particolari “attenzioni”, in Slovenia per rifornirsi dello stupefacente esigendo, quale compenso, denaro o parte della cocaina acquistata.
Dalle risultanze investigative è emerso che l’anello di congiunzione tra i vari indagati, risultava essere il cittadino iracheno M.Z.D.N., tratto in arresto lo scorso maggio per spaccio di droga, il quale in varie occasioni è stato visto in compagnia degli altri indagati o a bordo dell’auto del 33enne con il quale si dirigeva oltreconfine per acquistare probabilmente la droga.
Anche l’iracheno G. R. ha avuto contatti con il M.Z.D.N., tanto che quest’ultimo utilizzava per fini personali anche un’utenza telefonica intestata al compiacente connazionale. Secondo quanto emerge, G. R. ha ceduto delle dosi di hashish a un minorenne nei pressi del viale XX settembre.
La diversa tipologia di droga di cui gli indagati riuscivano ad approvvigionarsi –cocaina, eroina e hashish – aveva consentito di ampliare i propri traffici illeciti affermandosi sulle piazze di spaccio per la capacità di far fronte alle varie richieste degli assuntori.
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