Spacciava eroina ai ragazzini delle Torri
Colto sul fatto un pusher che aveva 50 grammi di droga nello zainetto
Il centro commerciale Torri d'Europa
Gli giravano tutti intorno, come api attirate dal miele. Su quei gruppetti di adolescenti abituati a trascorrere interi pomeriggio tra i corridoi delle Torri d’Europa, lui, Giuliano Maria Grimaldi, studente di 27 anni originario della Sicilia e approdato solo di recente a Trieste, sembrava esercitare un fascino tutto speciale. Un fascino però, hanno scoperto gli uomini dell’Ufficio di polizia giudiziaria della Municipale, che non dipendeva né da una simpatia fuori dal comune né tantomeno da chissà quali doti oratorie. Se i ragazzini lo seguivano con un simile slancio, infatti, era perchè Grimaldi aveva qualcosa da offrire loro: eroina facile, droga da acquistare comodamente fuori dal centro commerciale senza neanche dover far la fatica di oltrepassare il confine per raggiungere i noti centri di spaccio in Slovenia.
Proprio per soddisfare all’istante le richieste dei suoi giovanissimi clienti, il pusher, ora rinchiuso in una cella del Coroneo, girava tra i negozi con uno zaino sulle spalle. Un normalissimo zainetto da studente dal quale, al momento della perquisizione scatttata l’altro giorno, è saltata fuori una sorprendente quantità di droga: un blocco intero di eroina del peso di circa 40 grammi, e altri 10 grammi già suddivisi in dosi, pronte per essere cedute al sedicenne o al diciassettenne di turno. ”Merce” che, una volta venduta al dettaglio, avrebbe fruttato allo spacciatore un incasso di almeno 5mila euro.
Quantità simili di eroina, spiegano gli investigatori in quest’indagine coordinati dal pm Giorgio Milillo, a Trieste non si vedevano e non si sequestravano da tempo. Da quando sono caduti i confini, infatti, i grossi affari si concludono a Isola d’Istria o in altri centri della vicina Repubblica noti per l’attività di spaccio. Località che, anche i tossicodipendenti più giovani, raggiungono in bus o in taxi, e da cui tornano in genere con pochi grammi - al massimo una, due dosi -, per correre il minor rischio possibile. Evidentemente però Grimaldi, come detto freschissima new entry nel panorama locale della cessione di stupefacenti, queste dinamiche tipicamente triestine non le conosceva. E, per tentare di crearsi un proprio giro in città, ha pensato di adottare tecniche simili a quelle già sperimentate con successo in altre zone del Paese.
Prima di sbarcare a Trieste quindi, secondo la ricostruzione effettuata dagli uomini della Pg della Municipale, ha fatto rifornimento a Padova, aquistando lì sia i 50 grammi poi recuperati nello zaino sia le altre 2 dosi scoperte all’interno dei suoi vestiti. Una partita di eroina pagata all’ingrosso circa 2500 euro e che, nelle intenzioni del ragazzo ora al Coroneo, gli avrebbe consentito di guadagnare poi esattamente il doppio.
Il passo successivo è stata la ricerca di un abituale luogo di ritrovo di giovani e giovanissimi, conclusa poi con l’individuazione del centro commerciale di via d’Alviano, dove alla fine ha deciso di entrare in azione.
Come? Semplice, spargendo la voce tra i gruppetti di adolescenti che affollano quotidianamente le Torri e stringendo con loro delle interessatissime amicizie. Un approccio quasi da fratello maggiore che però, ovviamente, ha dato subito nell’occhio e attirato le attenzioni degli uomini della Municipale. Gli stessi che, insospettiti dal via vai di giovanissimi che lo seguivano dentro e fuori dagli spazi commerciali, l’altro giorno l’hanno bloccato, cogliendolo così in flagrante e arrestandolo per detenzione di droga ai fini di spaccio. Difficile infatti far credere che il monoblocco da 40 grammi servisse per uso personale.
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