Sottosegretari, Russo in corsa
TRIESTE. Ancora un rinvio per il consiglio dei ministri che nominerà i sottosegretari del governo Renzi. Le trattative sulle quote da assegnare ai diversi partiti della maggioranza, e all’interno dei partiti stessi, non si sono concluse in tempo per arrivare a una definizione della squadra già nella giornata di ieri. I circa 45 posti da assegnare sono perlopiù definiti ma mancano gli ultimi dettagli che tengono ancora in stallo la situazione quantomeno fino a questa mattina, quando alle 10 il consiglio dei ministri potrebbe finalmente procedere alle nomine. Numerose le ipotesi di queste ore tra cui il ripescaggio di Cecile Kyenge che potrebbe continuare a occuparsi della delega all’integrazione, non da ministro ma da sottosegretario, mentre la pluricampionessa di fioretto Valentina Vezzali, potrebbe prendersi la delega allo sport in quota Scelta Civica. Ci sono tuttavia da accontentare non solo Pd e montiani ma anche il Nuovo Centrodestra (una decina di posti), il Centro Democratico (con Bruno Tabacci che potrebbe essere il vice di Federica Guidi allo Sviluppo Economico) i popolari e i socialisti (il segretario Riccardo Nencini dovrebbe essere il viceministro alla Cultura).
Nella corsa a un ruolo di governo il Friuli Venezia Giulia spera di entrare nella squadra renziana proprio con un renziano: Paolo Coppola che potrebbe prendersi la delega alle Telecomunicazioni o Isabella De Monte, che potrebbe giocare la carta di genere, visto che l’obiettivo del primo ministro è quello di avere una pari rappresentanza anche tra viceministri e sottosegretari. I due parlamentari rientrano comunque in un’ampia gamma di soluzioni e la loro nomina non è affatto scontata. Ma nella capitale prende quota anche un’altra ipotesi: quella che il Friuli Venezia Giulia sbarchi a Palazzo Chigi con un lettiano di ferro. Francesco Russo, proprio ieri autore di un documento aperturista, secondo i rumors, è in lizza con la pasionaria Paola De Micheli nella “quota” riservata all’ex premier.
Le altre possibilità regionali sono invece tramontate a partire da quella, concreta, di Isidoro Gottardo in quota Nuovo Centrodestra. l’ex coordinatore regionale del Pdl ha dovuto cedere il passo alla presidente della Provincia di Padova, Barbara Degani, che ha potuto contare sul maggiore peso in Parlamento degli alfaniani del Veneto, dove peraltro il prossimo anno si voterà per le regionali. «Ringrazio Alfano per avere preso in considerazione il mio nome nonostante da parte mia non sia mai stata posta la questione» è il commento di Gottardo.
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