Sospesi fino a luglio i pagamenti di Tari, suolo pubblico e tributo pubblicità
TRIESTE Il Comune si accinge a sospendere i pagamenti della Tari, del tributo sull’occupazione di suolo pubblico (Cosap) e dell’imposta sulla pubblicità almeno fino a questa estate. È la misura annunciata ieri mattina alla conferenza dei capigruppo e che approderà oggi in giunta per l’approvazione.
La notizia ha iniziato a circolare dopo che ieri mattina, durante la riunione della prima e seconda commissione congiunta sul bilancio, è stata convocata una riunione dei capigruppo d’urgenza. In quella sede il vicesindaco Paolo Polidori ha presentato la proposta messa a punto per alleviare la pressione fiscale su cittadini e imprese nel pieno della crisi del coronavirus. Un confronto inusuale rispetto al tenore medio del confronto politico triestino, ma dettato dalla volontà espressa da tutte le forze politiche di condividere le scelte in un momento di emergenza. Volontà che a detta di diversi interlocutori, giunta, maggioranza e opposizione, sembra essersi di fatto tradotta in pratica.
Il contenuto della misura anticipa per certi versi i contenuti del prossimo decreto governativo atteso per aprile. La giunta sospende i pagamenti di un tributo che interessa tutta la cittadinanza, quello sui rifiuti, e di due tributi di pertinenza del settore del commercio, l’occupazione del suolo pubblico e la pubblicità. Dalle indiscrezioni sul decreto del governo risulta che si stia valutando una deadline a fine novembre o fine dicembre, ma nelle more la giunta s’è attenuta alla data limite attuale di fine emergenza: il 31 luglio. I particolari del provvedimento, in ogni caso, saranno noti soltanto oggi quando il sindaco Roberto Dipiazza diramerà una nota a nome di tutta la giunta. Proprio per questo il primo cittadino ieri ha scelto di non commentare ancora la delibera.
Prosegue nel frattempo il dibattito sul bilancio. Ieri mattina si sono riunite in seduta congiunta due commissioni, la prima presieduta da Michele Claudio (Lega) e la seconda presieduta da Roberto Cason (Lista Dipiazza). Il dibattito è iniziato con la presentazione dell’assessore Francesca De Santis riguardo la delega innovazione. L’assessore ha sottolineato «il grande impegno» messo in campo dagli uffici in questi giorni «per consentire ai dipendenti di lavorare in smart working e rendere possibili le sedute del Consiglio in teleconferenza». De Santis ha annunciato poi il venir meno del progetto “Forum Pa”, con cui il Comune avrebbe dovuto condividere pratiche innovative con altre pubbliche amministrazioni. Il progetto è stato sospeso per il coronavirus, quindi i fondi (inseriti in una voce da 50 mila euro assieme al collegamento fibra per il Porto vecchio e allo stand comunale alla Barcolana, che permangono) verranno impiegati altrove come chiesto da esponenti dell’opposizione come Fabiana Martini (Pd) e Sabrina Morena (Open Fvg). Scelta condivisa anche da De Santis: «Giusto deviare le risorse delle iniziative che vengono meno sulle necessità del momento».
La dem Laura Famulari ha chiesto di valutare la possibilità di deviare altrove i fondi sulla videosorveglianza - «le urgenze sono altre» - incontrando l’opposizione del forzista Alberto Polacco: «Le telecamere servono anche in questi giorni di quarantena».
L’assessore al Sociale Carlo Grilli ha sintetizzato le azioni intraprese in questi giorni per il sostegno agli utenti, mentre l’assessore al Personale Michele Lobianco ha poi fatto il punto della situazione sull’organico, annunciando la sospensione temporanea dei concorsi del settore educativo e dei conservatori museali a causa della pandemia. —
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