Sos per il Tribunale: «Enti e associazioni scendano in campo»

L’appello del centro Rizzatti e di Nuova Iniziativa Isontina: «In questa battaglia non possiamo lasciare soli gli avvocati»

Salvare il Tribunale di Gorizia: dalle parole ai fatti. E, soprattutto, affiancare e rafforzare la “battaglia” che sta conducendo, in solitudine, l’Ordine degli avvocati della provincia di Gorizia. A rompere gli indugi sono il centro studi Rizzatti e la rivista Nuova Iniziativa Isontina che «intendono avviare un impegno di associazioni, enti, realtà locali fino alla partecipazione attiva di singole persone, con la finalità di creare un luogo condiviso ed aperto alla più ampia realtà delle istituzioni, enti locali, partiti, nel quale possano confrontarsi a viso aperto e senza posizioni preconcette, precostituite e pur legittimamente di parte, sugli obiettivi del Governo, sulle motivazioni alla base delle autonome scelte di Senato e Parlamento, che preludono alla fase finale delle decisioni sui contenuti della riforma per quanto attiene al ruolo ed alla consistenza, infrastrutturale e funzionale, dei Tribunali nella regione Fvg». Sintetizzato significa: chi vuole lottare per salvare il Tribunale di Gorizia si faccia avanti. I promotori indicano anche le modalità operative: «L'adesione all'iniziativa è aperta anzitutto agli organismi di partecipazione associativa, nelle sue diverse ed articolate espressioni, che condividono l'obiettivo dichiarato, ovvero il consentire un confronto senza pregiudizi. Restiamo disponibili ad assumere inizialmente il coordinamento conseguente e quindi per organizzare un primo incontro collettivo dei soggetti disponibili, da svolgersi entro la prima settimana di marzo. In quella occasione decideremo assieme tempi, modalità ed organizzazione dell'attività successiva, che dovrà estendersi necessariamente sia in termini territoriali che in forme di coinvolgimento attivo, comunicazione esterna. Il primo riscontro che daremo a questa iniziativa sarà in premessa al terzo incontro sul futuro del Goriziano che è in programma martedì 8 marzo alle 17.30 nella sede della Fondazione Carigo». Ricordano i promotori che «fino ad ora la questione è rimasta alla sola (o quasi) e concreta iniziativa dell'Ordine degli avvocati della provincia di Gorizia, con episodici quanto scollegati interventi di singoli esponenti delle istituzioni locali e di esponenti di partiti in ambito locale e nazionale. Purtroppo non è mai diventato un problema della collettività come invece lo è non solo nel presente, ma soprattutto nel futuro, potendo costituire o un ulteriore decadimento del territorio che definiamo Goriziano, ovvero un elemento della sua ripresa e sviluppo». (r.c.)

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