Sos per i furti a Muggia Vecchia
MUGGIA. «La situazione non è ancora drammatica. Ma, anche se naturalmente sono contrario alla giustizia fai da te, rilevo che i continui furti ed effrazioni in casa, talvolta in presenza dei proprietari, sono preoccupanti. E non vanno sottovalutati». Lo afferma l’assessore alla Polizia locale Stefano Decolle al termine dell’incontro sul tema sicurezza a Muggia Vecchia.
Sono stati una sessantina i muggesani che hanno partecipato all’assemblea pubblica. Hanno evidenziato l’escalation di problemi sorti soprattutto nell’ultimo anno, dai furti agli atti di vandalismo su beni comuni, e hanno chiesto una maggior attenzione e una maggior vigilanza in zona. Eclatante il caso di Arianna Russo che vive a pochissimi passi dall’ex confine con la Slovenia e che ha subito ben quattro furti nell’ultimo anno.
L’assessore, in risposta, afferma che un punto di raccordo tra i cittadini esasperati e le istituzioni può essere rappresentata da “Amici di Muggia”: «L’associazione sta riannodando le file della comunità con un ottimo lavoro sociale oltre che culturale». Ma, sia chiaro, non basta. E infatti Decolle spiega di voler proporre al sindaco Nerio Nesladek una nota formale «da inviare a questore e prefetto per evidenziare le esigenze dei residenti che abitano in case isolate e a ridosso del confine».
C’è chi ha proposto, ancora nelle scorse settimane, le ronde? L’assessore alla Polizia locale, ancora una volta, ribadisce la sua contrarietà: «La difesa della proprietà privata, nelle democrazie, è delegata alle forze dell’ordine democratiche. Non è pensabile tornare a una giustizia fai da te».
Il Comune, di sicuro, intende fare la sua parte potenziando l’illuminazione pubblica in alcune zone e rinnovando l’invito a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi anomalia o presenza sospetta vicino a proprietà private: meglio una telefonata preventiva in più, insomma, che un post tardivo su Facebook. «Il tema della sicurezza riveste importanza in questi tempi di incertezza – spiega Decolle -. Compito delle istituzioni più vicine al cittadino come il Comune è quello di essere presenti e farsi portavoce delle istanze emerse verso le autorità competenti. Comunque, durante l’incontro, è emersa la fiducia nelle forze dell’ordine e la volontà di collaborazione per evitare l’incubo di ritrovarsi con vetri sfondati quando si rincasa alla sera. Sono convinto che abbiamo cominciato un precorso proficuo».
Soddisfatto il parroco di Muggia Vecchia don Andrea Destradi: «Vale sempre l’antico adagio “l’Unione fa la forza”. Il problema della sicurezza è un problema reale in questa zona e anche la parrocchia ne sa qualcosa. Siamo disponibili a dare una mano anche per evitare iniziative personali o disorganizzate che alla fine rischiano di non raggiungere alcun obiettivo. Credo che se le persone si trovano, si conoscono e si aiutano, tutti ne possono trarre un beneficio. E quindi ci offriamo per diventare il luogo di riconoscimento di un’intera comunità».
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