«Sono più di 7 milioni i crediti delle ditte impegnate a Tiare»

Si riaccende la protesta. La società Alfatecnica chiede alla Provincia una riunione-confronto con Arco immobiliare
Bumbaca Gorizia 20.12.2014 Protesta ditte al Tiare Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.12.2014 Protesta ditte al Tiare Fotografia di Pierluigi Bumbaca

VILLESSE. Entro la metà dell’anno prossimo, forse, si chiuderà la vertenza delle ditte non pagate che sono state impiegate nella costruzione di “Tiare shopping”. Era questa la buona notizia che emerse dal tavolo convocato dalla Provincia il 29 dicembre scorso. Tavolo, questo va precisato, a cui non vennero invitate le ditte e nemmeno la stampa (si svolse a porte chiuse).

Perché ne ricordiamo gli esiti? Perché le ditte, oggi, tornano a tuonare. Nella fattispecie di tratta di “Alfatecnica soc. coop.” che ha preso carta e penna e ha scritto a Regione e Provincia. La missiva è stata inviata, per conoscenza, anche alla nostra testata. «Riprendiamo gli articoli del Piccolo pubblicati nel dicembre scorso dove si dava risalto alla riunione avvenuta tra la Provincia, Inter Ikea e Arco Immobiliare: soggetti, gli ultimi due, tutt’ora impegnati nel giustificare il loro operato nei confronti di tutte le ditte che hanno lavorato duro per realizzare un’opera perfettamente funzionante dal 5 dicembre 2013. Riprendiamo anche la risposta, pubblicata il giorno successivo, di uno dei rappresentanti di tali aziende, la Edilfognature. Che dire? Concordiamo completamente con quanto detto e spiegato da Beppino Zoppolato e vi ringraziamo, comunque, per l’attenzione che prestate al problema. Ribadiamo altresì che invitando ad un tavolo solo una delle due parti non avrete mai la certezza che le informazioni raccolte siano giuste e corrette».

Alfatecnica soc. coop. entra nello specifico. «A riprova di quanto andiamo dicendo forniamo solamente un dato che non ha bisogno di particolari commenti. Il totale ancora scoperto nei confronti di tutti i subappaltatori non è di 7 milioni di euro come è emerso durante la riunione ma molto, molto di più. Solo alla nostra Ati (Alfatecnica/Ediltecnica/Noemar) la Arco immobiliare con Fogliata spa e Alfa Contract srl (quest’ultima il nostro contractor) deve 950.000 euro con decreto ingiuntivo esecutivo e circa 2 milioni di Sal (stato avanzamento lavori) finale presentato ma mai contabilizzato».

Il rischio è che se i crediti non verranno onorati, molte ditte saranno costrette a chiudere. «Vi preghiamo quindi di dare voce ed ascoltare anche tutti noi insieme, così come avete ascoltato la controparte, anche in contraddittorio: abbiamo sempre dimostrato di non aver timore di farlo».

Alla riunione svoltasi nel dicembre scorso parteciparono i Comuni di Villesse, Medea, Mariano, Gradisca, Savogna e Romans, la Camera di Commercio, Arco Immobiliare, i rappresentanti di Inter Ikea Centre Italia e di Tiare Shopping. L’assessore Sara Vito rappresentò la Regione mentre per la Provincia c’erano Enrico Gherghetta, Ilaria Cecot, Simonetta Vecchi e Alessandro Zanella. All’ordine del giorno la situazione relativa a Tiare, soprattutto dopo la recente manifestazione delle ditte non pagate e dei sindaci del territorio. Tre erano stati i temi della discussione: i debiti verso le imprese, la situazione dei lavori, l’occupazione all’interno del centro commerciale. Sul primo punto il tavolo aveva chiesto precisi impegni e tempi rapidi, pur riconoscendo i passi in avanti rispetto alla precedente riunione. In questo senso, Inter Ikea aveva ribadito che quanto contrattualmente dovuto è stato saldato ad Arco Immobiliare.

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