Sono partiti i lavori per la nuova casa del Bronzo di Lussino
FIUME
Era quello che i lussiniani, e non solo essi, attendevano da anni. Le maestranze dell’edile Radnik hanno cominciato a lavorare nei giorni scorsi a Palazzo Quarnero a Lussinpiccolo, per trasformarlo in capo a 15 mesi nella dimora permanente dell’Apossiomene, la bimillenaria statua bronzea rinvenuta alla fine degli anni 90 del secolo scorso sui fondali prospicienti Oriule Grande, l’isoletta dell’arcipelago di Lussino. L’edificio, che si trova a pochi metri dal mare, sarà restaurato e ristrutturato grazie ai 12 milioni e mezzo di kune (circa un milione e 650 mila euro), stanziati dal comune, dalla Contea del Quarnero e Gorski kotar e dal ministero della Cultura. A inizio febbraio il relativo contratto era stato firmato dal sindaco di Lussinpiccolo, Gari Cappelli e dal direttore generale dell’azienda appaltatrice, Mirko Habijanec, e prevede che l’opera di rifacimento sia completata entro un anno e 3 mesi. A meno di battute d’arresto, il Bronzo di Lussino o Atleta della Croazia (è così che viene denominato all’estero) sarà esposto a Palazzo Quarnero prima dell’inizio dell’estate 2013. Contemporaneamente ai lavori di rifacimento, sono iniziati i preparativi per arrivare alla documentazione necessaria ad istituire l’ente che gestirà tutte le attività dell’eccezionale scoperta archeologica, destinata ad essere tra i principali motivi per fare una puntata a Lussinpiccolo. L’istituzione sarà fondata dalla locale municipalità e dal suesposto dicastero. Come da noi già scritto, la ristrutturazione del vetusto palazzo lussiniano avviene su progetto della coppia fiumana di architetti formata da Idis Turato e Sasa Randic, che si erano imposti al concorso internazionale. È noto che i visitatori saranno fatti entrare in gruppo, non più di 20 alla volta. Dapprima entreranno in una sala sapientemente illuminata e dove saranno messi a conoscenza di tutto ciò che riguarda il celebre manufatto. Seguirà la salita in una stanza a forma di anfiteatro, dove sarà proiettato un documentario sull’Apoxyomenos. Terza tappa un ambiente dove il Nostro sarà scrutato tramite periscopio e infine l’incontro nella Sala dei Cristalli, con protagonista assoluta la statua alta 192 centimetri e pesante 300 chili.
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