Sono 27 i profughi ospitati nella tendopoli
Sono rimasti in 27. Dopo lo “smistamento” a cura della Prefettura, è sempre meno frequentata la tendopoli allestita in via Brass.
Ma il presidente della Provincia Enrico Gherghetta invita, una volta di più, a non concentrarsi solamente sulla struttura perché il flusso dei richiedenti-asilo continua ad essere costante (e abbondante) e continuerà ad esserlo anche quando le tende della Protezione civile regionale verranno ripiegate. «Ormai, è quasi un mese che la tendopoli è in piedi e ricordo ancora le parole del sindaco Romoli quando affermò che non era necessario allestirla perché la Prefettura aveva già delle soluzioni in tasca. Se ci sono ancora 27 persone nelle tende significa che non c’era alcun tipo di soluzione dietro l’angolo», allarga le braccia Gherghetta. Che aggiunge: «In questo momento sono tre le convenzioni siglate e operative: convenzioni che hanno permesso di dare assistenza a tutte queste persone. Le intese sono con il Cara di Gradisca d’Isonzo, la Provincia e la Curia (per il Nazareno). Non solo non c’è il Comune di Gorizia ma non c’è nessuna delle 25 municipalità dell’Isontino che non hanno pensato di sottoscrivere alcuna convenzione. È necessario che i sindaci si responsabilizzino perché il problema dei richiedenti-asilo continuerà a riproporsi, tendopoli o non tendopoli».
Di tutt’altro tenore l’intervento di Fabio Gentile, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale. Rivela anche un aneddoto a “cementare” i propri ragionamenti. «Un amico, non certo di centrodestra, commentando la situazione ha affermato che gli afghani a Gorizia stanno vincendo un Winforlife "Turisti per sempre" e che mai se ne andranno visto che ricevono cibo e alloggio che altrimenti dovrebbero sudarsi, in Europa quanto nel loro paese. "Chiamali stupidi" la sua chiosa finale. Proprio perché non sono stupidi ed hanno pure ottimi suggeritori alle loro spalle, a Gorizia continueranno ad arrivare, soprattutto sull'Isonzo, perché ora le soluzioni si chiamano Nazareno (già colmo) e Hotel Internazionale, certo migliori di un Cara a Gradisca. Dall'Isonzo poi invocheranno aiuto, sapendo di trovare ascolto e ribalta mediatica in questa Italia che abbandona i suoi anziani e fa andare all'estero in cerca di lavoro i suoi giovani».
(fra.fa.)
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