Sondaggio Swg: per il 62% degli italiani i grillini in Parlamento sbagliano

Ma per i due terzi dei sostenitori del M5S invece il movimento ha preso la strada giusta. Secondo il 43% degli interpellati deputati e senatori a 5 stelle “sono uguali a tutti gli altri”
Firebrand leader of the anti-establishment 5-Star Movement (M5S) Beppe Grillo on Friday said it was "legitimate" that some members should disagree with official party policy during a meeting with MPs outside Rome, Fiumicino, 5 April 2013. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Firebrand leader of the anti-establishment 5-Star Movement (M5S) Beppe Grillo on Friday said it was "legitimate" that some members should disagree with official party policy during a meeting with MPs outside Rome, Fiumicino, 5 April 2013. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

L’Italia si divide sulla strategia parlamentare del Movimento 5 Stelle: per il 62 per cento degli italiani, infatti, la linea politica della formazione guidata da Grillo - fino a prova contraria orientata a rifiutare qualunque tipo di accordo su governo e Quirinale - è sbagliata. Il 76 per cento dei grillini, però, è soddisfatto della direzione di marcia che hanno intrapreso i 5 Stelle.

È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg di Trieste in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. L’istituto di sondaggi ha anche intervistato il campione chiedendo una valutazione sui parlamentari “stellati”. Per il 43 per cento degli italiani i parlamentari del Movimento 5 Stelle si stanno dimostrando uguali a tutti gli altri. Un’ampia fascia (92%) dell’elettorato grillino crede, invece, che si stiano distinguendo dai loro colleghi.

Il sondaggio è stato realizzato dalla SWG Spa-Trieste per Agorà-RAI 3 nei giorni 9-10 aprile 2013 tramite sondaggio online CAWI e telefonico CATI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1500 soggetti maggiorenni (su 4600 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Il margine d’errore massimo è +/- 2,9%.

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