Sondaggi: subito giù la fiducia in Renzi e nel governo
Dopo l'impennata della settimana scorsa, cala di 7 punti la fiducia degli italiani nel premier Renzi, che passa dal 62 al 55 percento. Stessa tendenza per la fiducia nel governo, che dal 56% scivola al 50% (-6%). È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto iXè di Trieste per Agorà, RaiTre.
Per quanto riguarda la fiducia nei leader politici, a seguire il premier Renzi è, con il 42%, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, mentre l’ex premier Letta si attesta al 40%. Calano i consensi per Beppe Grillo (-4%), che scivola al 27%, così come quelli per Silvio Berlusconi (-1%), al 21%. Quattro punti in meno per Angelino Alfano, che chiude con il 20%.
E andiamo alle intenzioni di voto. Se le elezioni europee fossero oggi, il 29,1 % degli italiani voterebbe il Pd, il cui consenso è cresciuto di più di mezzo punto rispetto alla settimana scorsa (28,5%). Convince di più anche Forza Italia, verso cui orienterebbe il proprio voto il 24 % degli italiani (era al 23,2 il 28 febbraio). In calo il Movimento 5 Stelle, che oggi alle Europee raccoglierebbe il 21,8% contro il 22,7 della settimana scorsa.
Più di mezzo punto in meno rispetto a una settimana fa per «L’altra Europa-Con Tsipras», che raccoglierebbe il voto del 6,3 % degli italiani.
Secondo il 77% degli italiani, nel Movimento 5 Stelle c'è una gestione padronale di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, mentre soltanto il 19% ritiene che nel Movimento ci sia democrazia. A pensarla diversamente è il 61% degli elettorali pentastellati, secondo cui nel Movimento prevale la democrazia; più di un elettore su 3 (37%) dei 5 Stelle riconosce però una gestione padronale da parte dei vertici.
Titolo del sondaggio: situazione politica. Tema del sondaggio: politica. Soggetto realizzatore: iXè di Trieste. Committente e acquirente: Agorà RaiTre. Data di esecuzione: 05/03/2014. Metodologia di rilevazione: sondaggio Cati-Cami su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 6.018 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat.
I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: 3,1%.
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