Sondaggi: Pd primo partito con distacco (ma cala), exploit del M5S
Se le elezioni europee fossero oggi, il 32,1 percento degli italiani voterebbe Pd. I democratici però calano rispetto la scorsa settimana (-0,7%), mentre cresce di oltre un punto e mezzo (+1,6%) il Movimento 5 Stelle, che raggiunge nelle intenzioni di voto il risultato record del 27,4 percento. Cala invece Forza Italia, che passa dal 18 al 17,5 percento. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto demoscopico iXè di Trieste per Agorà (RaiTre).
In flessione la formazione Nuovo Centrodestra-Udc-Ppe, che perde quasi mezzo punto (-0,4%) e si attesta al 5,1 percento. Lieve calo anche per la Lega Nord (-0,2%), al 5 percento. Torna sopra il 4 percento L’altra Europa con Tsipras (4,1%), seguita con il 3,8% da Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale (+0,3%).
«Tutti hanno perso qualcosa - ha osservato Roberto Weber, presidente di iXè - e quel qualcosa si è indirizzato verso Beppe Grillo. Anche il Pd, per la prima volta in tre mesi ha registrato una battuta d’arresto».
Sul fronte della fiducia, cala quella nel governo e in Matteo Renzi, cresce quella in Beppe Grillo. Secondo un sondaggio di iXè di Trieste sia l’esecutivo che il premier perdono tre punti rispetto alla scorsa settimana (nonostante il bonus Irpef da 80 auro), attestandosi rispettivamente al 46 e al 52 percento. Il presidente del Consiglio resta però il leader più amato, seguito dal capo dello Stato Giorgio Napolitano (37%).
Balzo in avanti che vale 5 punti per Belle Grillo, che raggiunge il 33 percento. A pari merito Angelino Alfano (-1%) e Silvio Berlusconi (=), entrambi al 18 percento.
Con un altro sondaggio, iXè ha chiesto agli italiani di dare un voto ai primi due mesi del governo Renzi, rilevando che il 36 percento assegna una sufficienza. Il lavoro svolto fino a oggi dall’esecutivo è discreto per il 28 percento, insufficiente per il 16 percento. A dargli uno scarso in pagella è il 15 percento degli italiani, mentre a premiarlo con un ottimo è il 3 percento.
«Nonostante il calo - ha osservato Roberto Weber - il governo resta su percentuali di consenso molto elevate. Le “pagelle” sui primi due mesi di operato dimostrano che, sostanzialmente, due terzi degli italiani sono schierati a favore dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi».
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