Sondaggi, agli italiani piacciono Letta e il suo governo
Il governo e il presidente del Consiglio, Enrico Letta, partono con il favore degli italiani, secondo le rilevazioni effettuate dalla Swg per la trasmissione Agorà di Rai3. Il presidente del Consiglio si pone in cima alla classifica di fiducia degli italiani, con il 62%, battendo di misura Matteo Renzi. Forte anche il consenso di partenza, con Letta al secondo posto, superato solo dall’avvio del governo Monti. Da notare, infine, che quasi la metà degli italiani (48%) approva la nascita dell’esecutivo, anche se solo una percentuale minima (7%) pensa che potrà durare l’intera legislatura.
FIDUCIA NEI LEADER: Con il 62 percento dei consensi, il presidente del Consiglio Enrico Letta è il leader politico più apprezzato dagli italiani. La fiducia nel nuovo premier supera quella nel sindaco di Firenze Matteo Renzi (60%), al vertice nei sondaggi fino alla settimana scorsa. La fiducia nel presidente della Repubblica Napolitano si attesta al 59 percento, al 35 percento invece quella nel segretario del Pdl Alfano. Con un distacco di 5 punti lo segue il governatore della Puglia Nichi Vendola (30%), che supera nei sondaggi Silvio Berlusconi (28%). A distanza di un punto (27%) c’è il leader dei 5 Stelle Beppe Grillo, mentre la fiducia in Mario Monti si attesta al 24 percento.
FAVORE VERSO NASCITA GOVERNO: Quasi la metà degli italiani (48%) approva la nascita del governo Letta, ma soltanto il 7 percento crede che durerà l’intera legislatura. Ad essere soddisfatto del nuovo esecutivo è il 70 percento degli elettori di centrodestra e quasi la metà (48 percento) di centrosinistra, contro il 21 percento dei sostenitori del Movimento 5 Stelle. Ma quanto durerà il governo? Per il 44 percento almeno un anno, mentre per il 22 percento durerà soltanto pochi mesi. Il 16 percento, infine, ritiene che l’esecutivo preseduto da Letta avrà 2-3 anni di vita.
FIDUCIA NEL GOVERNO: Il 62% degli italiani guarda con fiducia al nuovo esecutivo guidato da Letta, che tuttavia non raggiunge la stessa quota di consensi ottenuta nel novembre del 2011 dal neonato governo Monti (71%). Alla su nascita nel 2008, il governo Berlusconi raccoglieva la fiducia del 49 percento degli italiani, mentre il 45 percento guardava con ottimismo l’esecutivo guidato da Prodi appena formato nel 2006.
INTENZIONI DI VOTO. Pur registrando un lieve calo rispetto alla settimana scorsa (-0,2%), il Pdl si conferma primo partito nelle intenzioni di voto con il 26,8 percento dei consensi. Guadagna quasi due punti (+1,8%) il Pd, che si attesta al 23,8 percento e supera il Movimento 5 Stelle (23,7%), che invece ne perde quasi due (- 1,8%).
Scende di quasi mezzo punto (-0,4%) Scelta civica, che si attesta al 5,7 percento. Lieve calo per Sel (-0,2%), al 5,1%, mentre sale leggermente (+0,2%) la Lega Nord, al 4,2 percento. Stabile l’Udc al 2 percento, mentre perde qualcosa (-0,3%) Fratelli d’Italia, all’1,2 percento.
Queste le intenzioni di voto (tra parentesi la differenza percentuale rispetto alla rilevazione del 26 aprile).
- Pdl 26,8% (-0,2)
- Lega Nord 4,2% (+0,2)
- Fratelli d’Italia 1,2% (-0,3)
- La Destra 1,2% (+0,2)
- Altro centrodestra 0,8% (+0,3)
- TOTALE CENTRODESTRA 34,2% (+0,2)
- Pd 23,8% (+1,8)
- Sel 5,1% (-0,2)
- Altro centrosinistra 1,2% (+0,1)
- TOTALE CENTROSINISTRA 30,1% (+1,7)
- M5S 23,7% (-1,8)
- Udc 2,0% ( = )
- Scelta Civica 5,7% (-0,4)
- TOTALE CENTRO 7,7% (-0,4)
- Prc 1,2% (-0,2)
- Rivoluzione civile / ( / )
- Idv 1,2% (+0,1)
- Altro partito 1,9% (+0,4)
- Indecisi+astenuti 33,6% (-0,2)
La rilevazione è stata effettuata dalla SWG Spa-Trieste per Agorà-RAI 3 nei giorni 30 aprile-1maggio 2013 tramite sondaggio online CAWI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1500 soggetti maggiorenni (su 3800 contatti complessivi). Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/- 2,9%.
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