Soldi in cambio di false recensioni su Tripadvisor: denunciato
TRIESTE Si chiama Operazione "Fake Food" l'indagine condotta dalla Polizia Postale del Friuli Venezia Giulia e coordinata dal Servizio Centrale della Specialità che, partendo da Trieste, ha permesso di scoprire e denunciare un 50enne pugliese che proponeva false recenzioni (positive) su Tripadvisor ai ristoratori in cambio di denaro.
L'indagine è partita a ottobre 2015, quando il titolare di un noto ristorante di Trieste ha ricevuto un messaggio da una casella di posta elettronica a lui sconosciuta, indirizzato anche verso altri ristoratori su tutto il territorio nazionale. Nel messaggio un tale, successivamente identificato dalla Polizia, proponeva, in cambio di denaro, di inserire dei “pacchetti” di false recensioni positive sul sito Tripadvisor, famoso portale web che pubblica i giudizi di qualità degli utenti in merito a ristoranti ed hotel.
Il ristoratore triestino, curioso di avere ulteriori informazioni in merito, è stato successivamente contattato attraverso un’utenza mobile dall’uomo che indicava le modalità di pagamento per l’inserimento delle false recensioni: o ricarica su carta PostePay oppure un bonifico bancario.
I prezzi variavano a secondo del numero di recensioni: per 10 recensioni il prezzo era di 100 euro, per 20 recensioni 170 euro e per 30 recensioni 240 euro.
Le recensioni, riportate sul web in modo molto tecnico e approfondito, utilizzavano parole come “Buonissimo” , “Molto Bello”, “Indimenticabile”, “Superbo”.
L’attività di monitoraggio della Rete, ed i successivi accertamenti bancari, svolti dagli investigatori del Compartimento di Trieste, hanno permesso di identificare l’uomo, un 50enne residente nella provincia di Lecce con a carico numerosi precedenti per truffa. Si tratta di un disoccupato che, a seguito del fallimento della propria ditta di commercio al dettaglio per articoli di uso domestico, si era improvvisato venditore online di “finti orologi Rolex”. Un abile creatore di “Fake Account”, utilizzati non soltanto per le false recensioni su Tripadvisor, ma anche per ulteriori attività illecite online ancora al vaglio degli investigatori.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni è anche risalita allo sportello dell’ufficio automatico dove l’uomo prelevava le somme di denaro che, di volta in volta, venivano accreditate dai vari ristoratori italiani che acquistavano il pacchetto. I prelievi avvenivano a pochissima distanza di tempo dall’accredito proprio per evitare che le carte di credito prepagate venissero bloccate a seguito di segnalazioni per sospetta frode. Nel solo periodo monitorato - da ottobre 2015 a marzo 2016 - l’introito complessivo è stato di circa 8mila euro.
A conclusione dell’attività investigativa la Procura della Repubblica del Tribunale di Trieste ha emesso il decreto di perquisizione personale e locale che è stato eseguito dal personale della Polizia Postale di Trieste e Lecce, nel corso della quale è stato sequestrato numeroso materiale informatico, due carte di credito prepagate utilizzate per ricevere i compensi delle false recensioni e numerosi appunti manoscritti con annessi elenchi dei ristoratori “interessati al servizio”.
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