Soldati sloveni con stivali rotti alle manovre Nato in Norvegia

LUBIANA Errare è umano, perseverare diabolico. È quanto avranno pensato i soldati dell’Esercito della Slovenia impegnati nelle recenti esercitazioni Nato in Norvegia, dove ancora una volta - dopo l’episodio del febbraio scorso - durante la valutazione delle truppe da parte della stessa Alleanza Atlantica, gli scarponi hanno inesorabilmente ceduto procurando non pochi guai ai malcapitati militari.
Alcuni addirittura hanno cercato di correre ai ripari con l’aiuto del nastro adesivo. Come confermato da alcuni soldati al Delo di Lubiana, durante l’esercitazione alcune parti del vestiario in dotazione all’Esercito sloveno non si sono dimostrate all’altezza della situazione. «Se i nuovi guanti foderati di lana cotta - afferma un militare - si sono dimostrati ottimi e caldi, la stessa cosa non si può dire per le altre parti dell’uniforme da combattimento». «Soprattutto gli stivali - spiega - sono del tutto inadatti, quando si bagnano invece di trattenere il calore lo allontanano. Molti miei commilitoni sono ricorsi al nastro adesivo per cercare di correre ai ripari». «Abbiamo - conclude - anche preparato un rapporto in materia che spero venga preso in considerazione».
Affermazioni confermate da alcuni rappresentanti sindacali che spiegano come gli stivali tendano a sfaldarsi anche nel normale lavoro d’ufficio. «Andate in un negozio e controllate la qualità degli stivali che vengono venduti ai civili confrontandoli con quelli militari», afferma un arrabbiato ministro della Difesa Karl Erjavec. «Spero che quanto sta avvenendo non sia da ascrivere - ha concluso - al sistematico metodo corruttivo che è abbarbicato in alcuni settori della pubblica amministrazione». Parole forti che preludono a un’inchiesta ministeriale in merito. Per le esercitazioni Nato in Norvegia ai soldati sloveni sono stati forniti stivali extra fornitura ordinaria prodotti dalla Alpina Žiri e venduti a 80 euro Iva inclusa.
La temperatura a Folldal, in Finlandia dove si sono svolte le esercitazioni sul terreno del gruppo motorizzato hanno oscillato tra -23 e i +4gradi, ma dal 25 al 29 ottobre non sono risalite oltre lo zero. Questa volta, a differenza delle operazioni di valutazione Nato, i soldati non hanno avuto problemi di ferite o geloni, solamente hanno accusato sindromi da raffreddamento. Il ministero della Difesa ha appena acquistato 3 mila paia di stivali estivi e altrettanti invernali proprio dalla suddetta Alpina per una spesa di 475.356 euro. Ogni uniforme da combattimento costa 2.450 euro ed è formata da 27 pezzi.
In Norvegia un incaricato ha monitorato l’adeguatezza delle dotazioni ai singoli militari e farà rapporto a fine mese al capo di stato maggiore. Forse quelle 6 mila paia di scarponi appena acquistati saranno da buttare. —
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