Software triestino simula la vita su Marte
TRIESTE. Da Trieste a Marte, Esteco ieri ha inaugurato la propria nuova sede nell’Area Science Park. Se secondo il cosmologo Stephen Hawking l’umanità troverà la propria salvezza su altri mondi, l’azienda giuliana (un fatturato di 8 milioni), si è già portata avanti, ideando un software capace di modellare un sistema di vita sostenibile sul pianeta rosso. Quest’ultimo è solo uno dei tanti progetti ricordati ieri, prima del taglio del nastro avvenuto davanti all’edificio B del civico 99 di Padriciano, alla presenza della presidente della Regione Debora Serracchiani e dell’assessore regionale al Lavoro, Ricerca e Università Loredana Panariti. Ha dichiarato Sergio Paoletti, presidente di Area Science Park: «Esteco oggi è il fiore all’occhiello dell’Area, raro esempio di come un progetto di ricerca di qualità possa trasformarsi in un’impresa di successo internazionale. L’azienda testimonia anche l’azione di Area a supporto di uno spin off dell’Università di Trieste, tramite l’accompagnamento nelle diverse fasi della crescita imprenditoriale, paradigma anticipatore del modello Industria 4.0».
La nuova sede consta di tre piani, che sono stati rinnovati ad hoc per ospitare gli attuali 74 dipendenti di Esteco, è tuttavia previsto lo spazio per un’ulteriore espansione in termini di assunzioni. L'azienda ha un tasso medio di crescita pari a circa il 10 per cento annuo in termini di assunzioni e quindi punta a superare presto la soglia dei 100 dipendenti.
Il palazzo comprende ampi uffici con ambienti open space, cinque sale riunioni e una stanza dedicata al ping pong: lo scopo è offrire un ambiente lavorativo ottimale per programmatori, ingegneri, ricercatori e altre figure professionali impiegate nell’azienda. Ha commentato il presidente e cofondatore di Esteco Carlo Poloni: «Siamo orgogliosi della nostra software house, esempio virtuoso di imprenditorialità al servizio dell’innovazione. In questo percorso i dipendenti hanno avuto un ruolo determinante. Ecco perché vogliamo offrire loro il contesto migliore in cui lavorare, creando idee innovative alla base delle soluzioni che offriamo ai nostri clienti. Mantenendo il trend di crescita attuale, puntiamo a superare presto la soglia dei 100 dipendenti». Giorgio Sulligoi, docente del dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste e collaboratore del rettore in materia di Politiche territoriali e rapporti con le attività produttive, ha ricordato: «Esteco, fondata nel 1999, è uno dei primi spin-off costituiti da Units, di certo il primo per fatturato e numero di addetti.
L’Università sta investendo ulteriori risorse per aumentare l’offerta agli studenti in genere, in grado di valorizzarne le idee imprenditoriali in luoghi adatti alla discussione, come il nuovo Contamination Lab nella Casa del Comandante dell’ex Ospedale Militare». Oggi l’azienda ha sedi in India e Stati Uniti.
Esteco ha 69 dipendenti e 5 assegnisti, di cui 11 assunti solo nel 2017, età media trent’anni: il 95% di essi è composto da laureati e il 20% da donne.
L'internazionalizzazione è uno dei punti di forza di Esteco i cui prodotti sono utilizzati da alcune tra le aziende più innovative a livello internazionale come Toyota, Ford, Volvo e da colossi aerospaziali come la Lockheed Martin. Esteco Opera anche in collaborazione con Politecnico di Milano.
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