Società sportive, addio alla storica Libertas Trieste
Più che una società sportiva, un autentico pezzo di storia della città. Un’istituzione che però sta per scomparire definitivamente. È l'Associazione sportiva Libertas Trieste, costituitasi alla fine della seconda guerra mondiale e che per quasi settant'anni ha avvicinato migliaia di ragazzi alle diverse discipline sportive.
Il glorioso sodalizio biancorosso si è trasformato in una sorta di contenitore vuoto: le due sezioni sportive, quella storica del basket e quella più recente della ginnastica, sono state formalmente sciolte e hanno preso strade diverse. Risultato: la Libertas Trieste non esiste più. O meglio, il marchio è destinato a sopravvivere per qualche mese, fino a quando calerà ufficialmente il sipario su una fetta di storia sportiva triestina. «La Libertas Trieste è destinata a morire, anzi si può dire che è già morta», conferma il presidente Stefano Presti, al timone della società da poco più di un anno: «La sezione ginnastica ha deciso di staccarsi e di prendere una strada propria per esigenze sportive diverse, peraltro dopo una felice convivenza durata alcuni anni. A quel punto la polisportiva non poteva più reggersi in piedi con la sola sezione basket e allora è stata costituita una nuova società di pallacanestro in cui sono confluiti i tesserati delle varie squadre».
Sono più di 500 i ragazzi iscritti alla Libertas: circa 350 nella sezione ginnastica, oltre 150 quelli del basket, suddivisi in una decina di squadre che partecipano ai vari campionati. «Avevamo un sogno e abbiamo voluto portarlo avanti da soli», afferma Antonella Gallo, responsabile tecnico della sezione ginnastica: «Molti di noi arrivavano da esperienze passate difficili, ma in questi anni abbiamo ottenuto risultati sportivi importanti e abbiamo deciso di provare a seguire una strada tutta nostra. È stata fondata una nuova società che nel nome richiamerà la Libertas, così da continuare a essere identificata a livello nazionale. Non c'è stato alcun problema con la sezione basket, che però a mio avviso poteva continuare anche da sola il suo cammino».
Ed è proprio questo uno degli aspetti più controversi. Nelle scorse settimane la dirigenza ha convocato le famiglie dei ragazzi della sezione basket: è stato proposto il trasferimento dei singoli cartellini dei giocatori alla neo costituita società di pallacanestro, la Star Energy. Un passaggio che peraltro è stato siglato dalla quasi totalità dei tesserati. L’operazione è stata presentata come inevitabile. «Con l'ingresso in Libertas nel 2007 della sezione ginnastica, lo statuto è stato modificato», precisa ancora Presti: «Il nuovo regolamento prevede che nel caso rimanga in vita un'unica sezione sportiva il sodalizio non possa più reggersi in piedi da solo. La nuova società è stata creata proprio per non disperdere il patrimonio umano della sezione pallacanestro e per permettere ai ragazzi di continuare l'attività sportiva».
Una spiegazione che non ha convinto più di qualcuno. «Il fatto che nello statuto ci siano questi paletti è una notizia assolutamente falsa», ribatte Daniele Bassi, per 13 anni presidente del sodalizio e oggi nel consiglio nazionale Libertas: «La mia impressione è che le motivazioni addotte dall'attuale presidente siano un pretesto dietro cui si nascondono ragioni economiche. Comunque mi attiverò a livello nazionale per far sì che la storica Libertas Trieste non scompaia per sempre». Accuse che il presidente respinge al mittente. «Non ci sono mai stati problemi di ordine economico nella società» - taglia corto Presti -. «Lo ripeto: era questa l'univa via possibile per non compromettere l'attività sportiva. Direi piuttosto che se si è arrivati a questo punto, lo si deve ai cambiamenti normativi decisi nel corso delle passate gestioni societarie».
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